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Coronavirus e la scuola, i sindacati: "Mancano le condizioni per riaprire". Il M5s: "Sembrano Salvini e Meloni"

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Chi dissente dalla linea del governo è un "Salvini" o una "Meloni". Oggi è il turno dei sindacati che hanno lanciato l'ennesimo allarme sul rischio di non apertura delle scuole. Secondo Cgil, Cisl Uil, Snals e Gilda sono insufficienti le risorse per circa 1,4 miliardi di euro stanziate per la scuola che potrebbero arrivare a 2,4 solo se verrà stanziato l'ulteriore miliardo promesso dalla ministra Azzolina. 

Le risorse, ripartite nelle oltre 8mila scuole del Paese, secondo le sigle dei lavoratori, comporterebbero in media per ogni singolo istituto una dotazione finanziaria aggiuntiva di poco più di 300.000 euro da impegnare e suddividere tra interventi di sicurezza e di riorganizzazione delle attività didattiche.

 

 

 

Qualora con le risorse disponibili, circa 2 miliardi dunque, si intendesse incrementare la dotazione organica delle scuole (per garantire la suddivisione e la riorganizzazione degli alunni in gruppi tali da assicurare il necessario distanziamento) sarebbe possibile assumere poco più di 56.000 docenti e 16.000 Ata per 10 mesi, dicono i sindacati, i quali calcolano che con 7 docenti in più è possibile "coprire" per 30 ore settimanali e per 10 mesi 5,1 gruppi classe aggiuntivi nella primaria e 4,1 nella secondaria. Le sedi scolastiche sono oltre 40.000. 

Non bastano per i sindacati nemmeno in 2 Ata in più destinati ad ogni istituzione scolastica, non assicurano neanche lo svolgimento delle operazioni di pulizia e igienizzazione con la frequenza prevista dal Protocollo Sanitario. Perciò i sindacati chiedono l'istituzione di una specifica modalità di controllo del territorio da parte delle ASL attraverso l'individuazione da parte della ASL di un medico a cui la scuola possa rivolgere per qualsiasi consulenza relativa all'emergenza; una procedura standardizzata per la gestione e la segnalazione alla ASL di sospetti casi Covid.

Piccata la replica degli gli esponenti M5s in commissione Istruzione al Senato: "Ormai non passa giorno senza che qualcuno non si svegli la mattina e decida di attaccare polemicamente il governo sul tema della scuola. Oggi è il turno dei sindacati, che ancora scottati dalla fermezza con cui Azzolina e M5s hanno imposto l'assunzione dei docenti per il prossimo anno scolastico tramite un vero concorso, e dunque per merito e non secondo logiche a loro più care, ci informano che a loro dire le risorse per la ripartenza settembre non basterebbero". E sottolineano che questo è "un contesto rispetto al quale servirebbero collaborazione e impegno», i pentastellati osservano che «le organizzazioni sindacali si dimostrano ancora una volta più inclini la polemica sterile e distruttiva che non a tutto questo, dimostrandosi in tutto e per tutto non dissimili da Salvini e dalla Meloni".

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