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Viviana Parisi, l'istinto suicida: "Aveva preso 5 o 6 pillole", l'episodio prima della tragedia con Gioele

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Viviana Parisi aveva tentato il suicidio a giugno scorso. L’indiscrezione del Corriere della Sera ha trovato la parziale conferma di Mariella Mondello, la sorella del marito della dj 43enne ritrovata morta assieme al figlio Gioele nei boschi di Caronia. “Ai primi di giugno aveva chiamato Daniele dicendo che si sentiva male perché aveva ingerito cinque o sei pillole”, è la ricostruzione della cognata di Viviana, che poi aggiunge: “Il marito la portò subito al policlinico di Messina, dove le venne fatta una flebo, ma non sappiamo con certezza se è stato un tentativo di suicidio”.

Cos’è successo dopo? “Firmò le dimissioni e decide di tornare a casa, dove riprese la cura che le avevano prescritto tempo prima”. Ovvero il 17 marzo, quando in pieno lockdown Viviana era stata portata all’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto: qui la diagnosi di una forma di paranoia, di un crollo mentale dovuto a una “crisi mistica”. Almeno questo è quanto risulta scritto su un certificato medico che è stato rinvenuto nel cruscotto dell’auto della donna. Anche se il marito ha specificato che “negli ultimi periodi non era in cura, non prendeva pillole. Ne ha prese solo due in quattro giorni e poi ha smesso”. È andata davvero così? Agli investigatori il compito di fare chiarezza su questo e anche sul presunto tentativo di suicidio avvenuto a giugno. 

 

 

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