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Coronavirus, a Napoli torna il terrore del lockdown: supermercati presi d'assalto

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A Napoli torna la paura del lockdown. Sembra di essere tornati ai primi di marzo. I supermercati della città, infatti, sono stati presi d'assalto proprio come accadde quando Giuseppe Conte comunicò al Paese la necessità di chiudere tutto e rimanere a casa. Come riportato dal Mattino, gli scaffali sono stati svuotati. Sono iniziati a diminuire soprattutto farina, lievito, cibo in scatola e altri prodotti facilmente conservabili. "Gli acquisti di scatolame, uova, pomodori, lievito, pasta e farina sono cresciuti del 30%", ha confermato al quotidiano il responsabile di un Conad della zona. A creare preoccupazione sono stati l'aumento dei casi nella Regione e le parole del presidente Vincenzo De Luca, che non ha escluso eventuali chiusure nel caso in cui i contagi continuino a crescere.

 

 

 

La Campania è - da qualche giorno - la Regione che registra il maggior numero di nuovi casi in Italia. Il bollettino del 28 settembre ne conta 295 in sole 24 ore. Perfino Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all'università Cattolica e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, ha dichiarato che la Campania, assieme al Lazio, rischia un nuovo lockdown. Intanto De Luca cerca di correre ai ripari con diverse ordinanze, come quella che impone l'uso della mascherina anche all'aperto e quella che prevede il tampone all'aeroporto di Capodichino per chi rientra dall'estero.

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