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Coronavirus, bollettino 23 ottobre: 19mila positivi e 91 morti, schizza il tasso di positività. Ricoveri, il giorno peggiore

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L’Italia sfiora i 20mila contagi giornalieri, confermando di non riuscire più a tenere sotto controllo la seconda ondata di coronavirus, che si sta riflettendo in maniera sempre più importante anche su gravità e letalità della malattia. Il bollettino di venerdì 23 ottobre rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 19.143 nuovi casi su 182.032 tamponi analizzati (il tasso di positività schizza al 10,5%, ed è questo uno dei dati più inquietanti), a fronte di 91 morti e 2.352 guariti. Gli attualmente positivi sono schizzati a 186.002, dei quali 174.404 sono asintomatici e in isolamento domiciliare. La pressione sugli ospedali continua però ad aumentare in maniera allarmante, tanto che almeno la metà delle regioni sta correndo il rischio di venire sopraffatta dal contagio: nelle ultime 24 ore ci sono stati 855 ricoverati con sintomi (10.549 in totale) e 57 in terapia intensiva (1.049 in totale).

In men che non si dica oltre il 15% dei posti totali di rianimazione sono stati occupati: l’obiettivo principale a questo punto è mettere in campo tutte le misure necessarie per invertire questo trend che rischia di fare una strage nel giro di un mese. Per quanto riguarda le singole regioni, la Lombardia è quella che preoccupa più di tutte: rispetto alla vigilia ha avuto un aumento di oltre 5mila positivi e soprattutto di 350 ricoverati. Malissimo anche la Campania, dove alla luce dei 2.280 nuovi casi il governatore Vincenzo De Luca si prepara al lockdown totale entro domenica. Pericolose anche le situazioni di Piemonte (2.032), Veneto (1.550), Lazio (1.389) e Toscana (1.290), anche se ormai il coronavirus dilaga ovunque ritoccando ogni giorno il record di contagio delle singole regioni: oggi solo Valle d’Aosta, Basilicata e Molise sono sotto la tripla cifra di casi. 

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