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Coronavirus, shopping natalizio nelle grandi città e code davanti ai negozi, Luca Zaia: "Fiumi umani verso i centri"

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Con l'avvicinarsi delle feste, inizia il periodo dello shopping natalizio. E anche quest'anno, nonostante le raccomandazioni del governo per evitare assembramenti, le vie del centro delle grandi città sono tornate a riempirsi di persone. In molte regioni, tra l'altro, i negozi hanno rialzato la saracinesca dopo l'allentamento delle misure per contenere la diffusione del coronavirus. Tutte le attività commerciali, però, sono state messe in guardia sulle precauzioni da adottare al fine di scongiurare affollamenti e confusione all'interno di piccoli spazi. Tuttavia, per far rispettare queste misure di sicurezza si sono formate lunghe code davanti ai negozi con conseguenti assembramenti all'esterno. "Purtroppo vediamo che ci sono fiumi umani che si dirigono verso i centri delle città - ha dichiarato preoccupato il governatore veneto Luca Zaia -. Non possiamo teleguidare le persone perché, anche se qualcuno lo potesse fare, sarebbe un fatto assolutamente negativissimo. Più che dare raccomandazioni, altro non possiamo fare". Intanto a Torino debuttano i vigilantes anti assembramento. Dopo le polemiche per la folla del primo weekend di negozi aperti, la scorsa settimana, i grandi negozi del centro sono corsi ai ripari. Su indicazione del Comitato provinciale per l'Ordine pubblico e la Sicurezza, hanno affidato alla vigilanza privata il controllo del flusso dei clienti. 

 

 

 

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