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Coronavirus, bollettino 18 febbraio: contagi in salita e altri 347 morti. Vaccini col freno a mano tirato

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La situazione epidemiologica dell’Italia si conferma piuttosto stabile, anche se l’allarme si è alzato in vista delle prossime settimane, in cui le varianti del Covid - e in particolare quella inglese - potrebbero propiziare una nuova ondata di contagio. Per questo motivo la prudenza rimane massima al ministero della Salute, dove Roberto Speranza non può più sbagliare nella gestione della pandemia e soprattutto deve cercare di evitare un nuovo lockdown totale sull’intero territorio nazionale. 

Il bollettino di giovedì 18 febbraio dà conto di 13.762 contagiati, 17.771 guariti e 347 morti, quest’ultimi leggermente di meno rispetto a ieri ma comunque in linea con la media delle ultime settimane, che oscilla tra quota 300 e 400. I tamponi analizzati sono stati 288.458 con tasso di positività salito al 4,8% (+0,7 rispetto a ieri), anche se ormai questo dato fa poco testo da quando vengono conteggiati anche i test rapidi. Per quanto riguarda il sistema sanitario nazionale, il saldo dei ricoveri in reparti Covid è -311, mentre di quelli in terapia intensiva è +2

La campagna di vaccinazione procede però ancora troppo a rilento: le persone che hanno ricevuto il siero sono 3.235.140, neanche 500mila in più rispetto a una settimana fa. Al momento l’Italia è ben lontana dall’obiettivo minimo di 200-300mila vaccinati al giorno: per raggiungerlo bisognerà trovare i vaccini e allestire in fretta una vera campagna di vaccinazione di massa, altrimenti l’immunità di gregge rimarrà un miraggio. 

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