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Coronavirus, bollettino del 24 febbraio: impennata dei contagi, 318 morti e lieve aumento di ricoveri in terapia intensiva

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Altre ombre nere dal bollettino sull'emergenza coronavirus di oggi, mercoledì 24 febbraio. Nelle ultime 24 ore, infatti, si registrano 16.424 nuovi positivi, in netta crescita rispetto ai dati della viglia, quando se ne erano registrati 13.314. In totale, da inizio pandemia hanno contratto il Sars-CoV-2 2.832.162 persone. In termini percentuali, l'aumento in 24 ore è stato del 0,58 per cento.

Dunque il dato relativo ai decessi: 318 nel corso delle ultime 24 ore, in lieve diminuzione rispetto ai 356 della vigilia. Il totale dei deceduti dall'inizio dell'emergenza sale così a 96.666 vittime. Gli attualmente positivi risultano essere 389.433, anche quest'ultimo un dato in aumento rispetto ai 387.948 di ieri (quando l'aumento era limitato a 45 unità; due giorni fa il calo era di 992 unità, e quest'ultima cifra forse dà più di tutte le altre l'idea di quanto sia marcato il cambio di tendenza). Nelle ultime 24 ore si registrano anche 14.599 dimessi o guariti, che portano così il totale da inizio pandemia a 2.363.465.

Dal fronte ospedaliero si registra un calo di 67 unità per quel che concerne i ricoveri ordinari: in totale sono 20.374, alla vigilia i nuovi ricoveri erano saliti addirittura di 351 persone. Ma, seppur di "solo" 11 unità, continuano a crescere i ricoveri in terapia intensiva: in totale, 2.157 persone sono ricoverate in terapia intensiva (alla vigilia l'incremento dei ricoverati era stato di 28 unità).

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 340.247 tamponi (quasi 39 milioni in totale i test eseguiti da inizio pandemia). Il tasso di positività, in lieve crescita, si assesta al 4,8%, rispetto al 4,4 per cento della vigilia. Questo significa che ogni 100 tamponi, 4,8 nel corso dell'ultima giornata sono risultati positivi. In totale, i cittadini italiani vaccinati sono oltre 3,7 milioni per quel che concerne chi ha ricevuto la prima dose; 1,3 milioni di connazionali hanno già ricevuto anche la seconda dose del siero.

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