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Coronavirus, Sardegna la prima regione "zona bianca": ecco le cifre che spingono verso la riapertura

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La Sardegna conquista la zona bianca. È lei la prima regione, quella governata da Christian Solinas, a ottenere le misure di contenimento minime, che entreranno in vigore lunedì 1 marzo con il nuovo Dpcm. "Stiamo intravedendo la luce in fondo al tunnel, finalmente bar, locali e ristoranti potranno accogliere i clienti anche la sera", ha commentato a caldo Nicola Murru, direttore di Confesercenti Cagliari, che pronostica un’impennata di consumi ma frena gli entusiasmi. I bassi contagi da coronavirus non andranno di pari passo con un "liberi tutti". "A Cagliari il rischio di assembramento", ricorda Murru, "è concentrato in poche zone: sappiamo che l’attività di controllo nelle strade è difficile ma ne abbiamo bisogno". Insomma, bisogna comunque rimanere nei limiti imposti.

 

 

L'Rt dell'isola è il più basso in Italia e si ferma a 0.68 con 29,47 casi per 100.000 abitanti. Nell'ultimo aggiornamento dell'Unità di crisi regionale sono stati rilevati 70 nuovi casi, con un tasso di positività sceso all'1,7 per cento. Numeri che stridono con quanto sta accadendo nelle altre regioni, tanto da far schizzare l'Rt nazionale a 0,99 e costringere diversi realtà a cambiare colore. Tra queste Molise e Basilicata che passano in zona rossa e Lombardia, Piemonte e Marche in area arancione. Per tutti una nuova regola: i parrucchieri in zona rossa torneranno tra gli esercizi chiusi come nel periodo di pieno lockdown.

L'isola da tre settimane registra meno di 50 casi ogni 100mila abitanti e rientra perciò nei parametri per la zona bianca, dove vige la libertà di spostamento e l'apertura di tutte le attività: bar e ristoranti, anche alla sera, piscine, palestre, luoghi di cultura, cinema e teatri. In zona bianca andrebbero comunque sempre osservate rigidamente le norme sull'obbligo di mascherina e di distanziamento nei luoghi pubblici sia al chiuso che all'aperto. Tuttavia, come detto, la riapertura completa potrebbe non partire da lunedì: quali saranno le modalità si saprà dopo l'incontro in corso. Speranza ha comunque aggiunto: "Bisogna fare attenzione, non è un liberi tutti".

 

 

Buone notizie invece per i cinema e i teatri, che finalmente potranno tornare a riaprire. Purché con ingressi contingentati e se in zona gialla. A consigliare prudenza fino a Pasqua è stato il numero di contagi in aumento su base nazionale (oltre 20mila), con il tasso di positività arrivato al 6,3 per cento e l'indice Rt ben sopra 1 in 10 Regioni.

 

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