Coronavirus Arezzo, giallo in una Rsa con 10 anziani positivi: erano vaccinati e isolati

giovedì 11 marzo 2021
Coronavirus Arezzo, giallo in una Rsa con 10 anziani positivi: erano vaccinati e isolati
2' di lettura

E' giallo in una Rsa di Pratovecchio Stia, in provincia di Arezzo: 10 ospiti, isolati e vaccinati, sono risultati positivi al Covid. Un mistero, anche perché 30 giorni fa gli anziani erano stati vaccinati con la seconda dose del farmaco Pfizer. Secondo il direttore Tiziano Fiorini, potrebbe trattarsi di una variante: "La nostra struttura è isolata dal 9 marzo dello scorso anno, non entra nessuno. Sarà sicuramente una variante, anche come periodo di incubazione sono passati diversi giorni. E poi gli unici ingressi avvenuti sono di medici e qualche ricovero in ospedale, un paio negli ultimi giorni".

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I tamponi che sono risultati positivi, come riporta il Giornale, saranno sequenziati nei laboratori universitari di Siena per verificare se si tratta effettivamente di una delle varianti arrivate in Italia, particolarmente presenti nella zona di Arezzo e Siena. I 10 anziani risultati positivi nonostante isolamento e vaccino sono, però, tutti asintomatici: segno che il farmaco funziona e previene le forme gravi di malattia. E in effetti, come ha spiegato ad Askanews Massimo Ciccozzi, responsabile di statistica medica ed epidemiologia al Campus Bio-Medico di Roma, "il vaccino funziona a se non ti manda più in ospedale". Proprio come in questo caso.

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Concetto ribadito anche da Danilo Tacconi, direttore del reparto di Malattie infettive all'ospedale San Donato: "In determinati casi chi ha concluso il ciclo vaccinale può prendere l'infezione, ma è protetto dalla malattia. La possibilità dell'infezione è più forte in caso di variante rispetto a quella del primo ceppo che abbiamo registrato". Un'attenzione particolare, quindi, va riservata alle varianti. Fonti dell'ospedale aretino, comunque, invitano a non dubitare dell'efficacia del vaccino. Anche perché, come scrive il Giornale, bisogna considerare il fattore tempo: l'efficacia, a volte, arriva anche dopo un mese.

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