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Ru486, l'Aifa: coerenti

con la legge sull'aborto

Albina Perri
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La delibera assunta  dal Consiglio d'amministrazione dell'Aifa nel luglio scorso, dopo il via libera alla pillola abortiva Ru486, è "pienamente coerente" con  le indicazioni fornite dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi. Lo  precisa il Cda dell'Aifa, fugando dubbi sull'eventualità di intervenire con correzioni. "Il Consiglio di Amministrazione dell'Agenzia Italiana del  Farmaco - si legge nella nota appena diffusa - riunito oggi in seduta  straordinaria, esprimendo condivisione e apprezzamento per la lettera  inviata dal Ministro Sacconi al Presidente del Cda Sergio Pecorelli,  dopo aver ripercorso tutto l'iter autorizzativo all'immissione in  commercio del farmaco Mifegyne ed aver verificato la coerenza della Delibera assunta dal CdA il 30 luglio scorso per quanto riguarda i termini di compatibilità dell'utilizzo della RU 486 con la legge  194/78, ha ritenuto tale Delibera pienamente coerente con l'esigenza di garantire che il percorso abortivo avvenga in ambito ospedaliero come raccomandato dal ministro". "Il Consiglio di  amministrazione dell'Aifa rimette al ministro del Welfare e alle autorità competenti l'emanazione dei provvedimenti applicativi o  specificativi della delibera" di luglio sulla pillola abortiva Ru486,  "atti a garantire il pieno rispetto della legge 194/78, nonchè  l'osservanza sul territorio delle modalità di somministrazione del  farmaco". Lo precisa il Consiglio di amministrazione dell'Aifa, che  nella riunione di oggi ha affrontato il 'nodò Ru486 dopo le richieste avanzate dalla Commissione Sanità del Senato e le osservazioni del  ministro del Welfare Maurizio Sacconi.  "Il ministro nella sua lettera - precisa l'Agenzia in una nota - si riferisce al regime di ricovero ordinario, ed avendo l'Aifa  competenze limitate al regime di fornitura/modalità di dispensazione  del farmaco (titolo VI Legge 219/2006)" il Cda passa la 'pallà al  responsabile del dicastero.

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