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AstraZeneca, Pierpaolo Sileri a Libero: "Cosa succede se l'Ema verifica il nesso tra il vaccino e le morti per trombosi"

Giulia Sorrentino
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Sottosegretario Pierpaolo Sileri, vorrei fare il punto sul vaccino che è stato ritirato in base alle ultime notizie che possiede. So che c’è da attendere domani ma gli italiani sono in forte preoccupazione. 
"Innanzitutto chi ha fatto già il vaccino deve stare tranquillo, sia chi ha fatto le due dosi sia chi ne ha fatta una. Il vaccino è sicuro ed efficace. Molto efficace. Le diverse sospensioni sono a scopo precauzionale come avviene quando la farmacovigilanza funziona. Chiaro che i casi osservati devono essere investigati bene per stabilire se oltre al nesso temporale ci sia anche un nesso causale. Pur tuttavia mutuando la vasta esperienza inglese non sembra esserci un rischio di complicanze severe o morte da vaccinazione significativo. Bisogna però rimuovere ogni possibile dubbio e dare risposte chiare. Farmacovigilanza significa anche questo. Risposte. Risposte che dopo un uso così vasto (numericamente) saranno veloci e chiare".
Lo comprendo benissimo, ma come sa c’è chi ha effettuato il vaccino oggi stesso e sicuramente il timore che ci sia un effetto negativo sta causando scompigli. Come sta procedendo in queste ore il governo? 
"Siamo difronte ad una numerosità degli eventi avversi gravi estremamente bassa, estremamente. Per quanto riguarda il governo si tratta di attendere l’EMA e poi in base alla durata della sospensione, ci sarà una rimodulazione della vaccinazione".
Lei come ha già detto in uno o più passaggi, ad ora lo consiglierebbe ad una sua persona stretta? 
"Al momento non posso più consigliarlo perché sospeso. Ma se lei mi chiedesse se me lo farei la risposta è sì".
Ma nello specifico quali sono le verifiche che in così poche ore riuscirà a fare l’Ema? 
"Innanzitutto stanno procedendo con la raccolta e valutazione accurata delle segnalazioni ricevute. Quindi ricerca di un’eventuale correlazione legata allo stato dei soggetti vaccinati, se c’è qualcosa in comune tra di loro oppure se non c’è nessun nesso causale. Qualora non ci fosse nessun nesso si prosegue con l’utilizzo. Negli altri casi potrebbe cambiare qualcosa dalla semplice riformulazione delle indicazioni riguardo l’età, la comorbidità ad altro che è difficile da stabilire ora".

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