Due stupri in Calabria
Violentata anche una minore
Catanzaro - Era arrivata in Italia con il suo ragazzo per trascorrere una bella vacanza ma il suo soggiorno a Montepaone, in Calabria, si è trasformato in un incubo. Martedì mattina, verso le 5, una giovane turista israeliana di 19 anni è stata violentata da due giovani di Catanzaro, dopo una nottata trascorsa in una discoteca di Pietragrande. La ragazza aveva conosciuto i suoi aguzzini proprio sulla pista di ballo dove ha trascorso la serata insieme a loro. Poi, all'alba, i due ragazzi hanno attirato la turista israeliana nella propria auto con la promessa di un passaggio in albergo, ma invece l'hanno condotta in un capannone alla periferia di Catanzaro dove l'hanno aggredita, picchiata e violentata. La ragazza è stata ritrovata da una pattuglia della polizia, in stato confusionale, poco lontano dal capannone, con segni di graffi e leggere ferite. A segnalare la sua presenza alla polizia è stato un operaio che, alle 6.30 del mattino, l'ha vista in stato confusionale aggirarsi sulla strada provinciale di Germaneto. Portata in ospedale per le prime cure, la giovane è stata poi interrogata dagli agenti della Squadra Mobile di Catanzaro, ma non ha saputo fornire elementi utili per identificare i suoi aggressori. La 19enne vive a Londra con il fidanzato, un ragazzo italo argentino, che la sera della violenza ha cenato con lei ma non l'ha seguita nella sua nottata in discoteca, rientrando in albergo a dormire prima del previsto. Un altro episodio di violenza si è consumato, sempre in Calabria, a San Calogero, alle porte di Vibo Valentia, dove un giovane di 19 anni è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di aver stuprato, qualche giorno fa, una ragazza di 15 anni. Approfittando della festa del paese, il giovane aveva convinto la minorenne e una sua amica a seguirlo nel proprio appartamento insieme a un coetaneo. Si era poi appartato con la ragazza, violentandola. Nessuno ha sentito le grida della vittima a causa del frastuono della sagra. Dopo la violenza, la giovane ha raccontato l'episodio ai suoi genitori che l'hanno accompagnata dai carabinieri di Vibo per denunciare l'accaduto. Una volta identificato, il 19enne responsabile dello stupro è stato posto agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale continuata. Il ragazzo, sostenuto dall'appoggio dei suoi familiari, si è difeso sostenendo che la minore si era inventata tutto, ma l carabinieri, grazie alle testimonianze raccolte, sono riusciti a ricostruire la dinamica del fatto confermando la versione della quindicenne che si trova ancora in stato di choc. Tra la famiglia della giovane violentata e quella del suo aguzzino stava per scoppiare una vera e propria rissa per le versioni discordanti del racconto, ma l'intervento delle autorità ha scongiurato qualsiasi scontro.