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Denise Pipitone e Olesya Rostova, mossa estrema dell'avvocato: "Rogatoria". Esame del sangue, interviene la magistratura?

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Il caso Denise Pipitone rischia di tornare in tribunale, questa volta per il pasticcio molto sospetto relativo al test del sangue di Olesya Rostova, la 20enne russa che potrebbe essere la bimba di Mazara Del Vallo sparita nel 2004, a 4 anni. Tutto perché i risultati non sono ancora arrivati, forse per questioni legate alla diretta della trasmissione della tv russa Primo Canale, Lasciali parlare, che è stato rinviato a causa, almeno ufficialmente, di una indisposizione di Olesya. La ragazza avrebbe dovuto confrontarsi con l'avvocato della mamma di Denise, Piera Maggio: il legale Giacomo Frazzitta le avrebbe chiesto dei riscontri sulla sua infanzia e l'eventuale rapimento da parte di un gruppo di nomadi, circostanza questa che potrebbe accomunarla alla bimba siciliana.

 

 

 

 

 

 Il sospetto che tutto possa venire strumentalizzato a fini mediatici è fortissima, e non a caso lo stesso avvocato Frazzitta, in mattinata, ha tuonato: "Se oggi non avrò sul mio tavolo il gruppo sanguigno di Olesya non parteciperò alla trasmissione". La tv russa avrebbe già in mano i risultati, ma aveva scelto di non renderli noti alla famiglia italiana per questioni di privacy. "Se quello di Olesya fosse lo stesso di Denise, ci direbbe che possiamo andare avanti con lo step successivo, cioè l’esame del Dna - ha sottolineato l'avvocato a Repubblica - . Il gruppo sanguigno da solo può non voler dire nulla".

 

 

 

Certo, il circo mediatico a cui è sottoposta Olesya, e che vede Piera Maggio prima vittima di questa attesa snervante, non aiuta. "Hanno cominciato a prendere tempo e ci hanno chiesto un confronto televisivo durante il quale sarebbe stato svelato se il gruppo sanguigno coincideva con quello di Denise - spiega Frazzitta -. Ma noi non vogliamo finire nel tritacarne mediatico. Se non ci daranno il risultato dell’esame del sangue, chiederemo alla magistratura di svolgere direttamente tutti gli accertamenti del caso con una rogatoria internazionale". E visto il rinvio della trasmissione sotto accusa, lo scontro frontale sembra difficilmente evitabile.

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