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Conti: siti individuati, ma non

li rivelo neanche sotto tortura

Monica Rizzello
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«I siti dove sorgeranno le centrali nucleari in Italia li abbiamo già individuati, ma non li dico neanche sotto tortura» ha affermato l'amministratore delegato dell'Enel, Fulvio Conti, intervenuto oggi alla trasmissione “Effetto Domino”, che andrà in onda domani su La7. «Aspettiamo l'imprimatur del Governo», ha spiegato, assicurando che il problema di eventuali proteste nei territori interessati verrà risolto «parlando con gli abitanti, spiegando bene il progetto con tanto di dati e di documentazione tecnica». «Ci sono stati ritardi - ha detto Conti - ma ormai la macchina è avviata. Io sono convinto che questo Governo, che ha preso l'indirizzo corretto di far ritornare il nucleare, abbia gli strumenti per legiferare entro febbraio/marzo 2010 tutti gli ultimi anelli mancanti sul versante legislativo per consentire a noi operatori di partire effettivamente. Noi non chiediamo soldi al Governo, ma certezza delle regole. In un Paese democratico, se uno inizia un progetto in un certo modo lo deve poter concludere in quello stesso modo». Sul fronte della sicurezza, Conti non ha dubbi: «farei giocare mia nipote in un giardinetto di fianco ad una centrale nucleare. Lo farei con grande cognizione, lo dico spontaneamente e sinceramente. Il progetto del nucleare sicuramente non mi impaurisce, è uno stimolo a fare qualcosa di positivo per il nostro Paese, qualcosa che porti l'Italia ad essere ad essere uguale ai paesi con i quali siamo in competizione». «L'evoluzione tecnologica – prosegue l'ad - è arrivata a formulare dei sistemi che resistono ai terremoti come ad esempio in Giappone. Io sono convinto che rischi come quelli che ci ricorda la tragedia di Cernobyl non ci possano essere: tutte le capacità scientifiche sono state applicate per rendere sicuro il nostro impianto nucleare.» «Le scorie più pericolose, cioè quelle che rimangono radioattive per moltissimi anni, in una centrale come quella che vogliamo costruire noi, che darebbe luce a tutta Roma, produce 7 metri cubi di scorie radioattive all'anno», spiega ancora Conti. «Le fonti rinnovabili sono una fonte di energia percorribile ma non sarebbero sufficienti ad abbattere i costi. Da qui nasce l'idea del nucleare. Nel raggio di 200 km dai nostri confini abbiamo 27 centrali nucleari dalle quali compriamo energia: è arrivato il momento - conclude l'ad di Enel - di essere meno ipocriti: meno inconsapevolmente nucleari e più consapevolmente nucleari».

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