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Dl Covid, "certificazione verde" e visite a casa: ecco cosa cambia dal 26 aprile, le prime indiscrezioni

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Iniziano ad emergere diverse indiscrezioni sulla bozza del decreto legge sul Covid che sarà oggetto di discussione nel Consiglio dei ministri di domani. Ovviamente il testo è ancora suscettibile a modifiche, però le prime indicazioni che arrivano sono piuttosto chiare: il piano di riaperture progressive che entrerà in vigore a partire da lunedì 26 aprile e sarà valido almeno fino al 31 luglio, data che è stata scelta per la proroga dello stato di emergenza. 

 

 

Inoltre è confermato il ritorno delle zone gialle, così come l’arrivo della “certificazione verde” per gli spostamenti tra le Regioni. Spostamenti che invece saranno del tutto liberi tra i territori in zona gialla e bianca, a patto che quest’ultima possa essere di nuovo raggiunta dopo l’esperienza disastrosa della Sardegna, che in tre settimane è passata dal bianco al rosso. In particolare nella bozza del decreto si legge che “dal 1 maggio al 15 giugno 2021, nella zona gialla, e in ambito comunale, nella zona arancione è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, nel rispetto dei limiti orari degli spostamenti e nel limite di quattro persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minorenni sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone con disabilità o non autosufficienti conviventi”. 

 

 

Tali spostamenti non sono invece consentiti per la zona rossa, dove solo ai soggetti muniti delle “certificazioni verdi” sarà consentito muoversi. Dal primo giugno, invece, in zona gialla “le attività dei servizi di ristorazione sono consentite anche al chiuso, con consumo al tavolo, dalle ore 5:00 fino alle ore 18:00, o fino a un diverso orario stabilito con deliberazione del Consiglio dei ministri di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020”.

 

 

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