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Ciro Grillo, le carte dell'inchiesta: "Schiaffi sulle natiche e sulla schiena", emergono altri dettagli

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Nuovi particolari choc emergono dall'inchiesta per stupro in  cui è coinvolto il figlio di Beppe Grillo, il 19enne Ciro, e tre suoi amici. La Procura di Tempio Pausania, che si sta occupando delle indagini, starebbe ridefinendo in queste ore i capi di imputazione per alcuni dei ragazzi coinvolti, la cui posizione rischia così di aggravarsi. In particolare, negli atti della Procura, stando a quanto apprende l'Adnkronos, gli inquirenti parlerebbero anche di "schiaffi sulla schiena e sulle natiche" di S.J., la ragazza che poi ha denunciato il presunto stupro di gruppo avvenuto in Sardegna nel 2019.

Nonostante l'indagine sia stata chiusa cinque mesi fa, gli ultimi interrogatori hanno portato alla riapertura del fascicolo. In altre foto di cui si è parlato in questi giorni, invece, si vedono due - a volte tre - ragazzi, con i genitali scoperti appoggiati sulla testa dell'amica della ragazza che ha denunciato lo stupro. Inoltre, nel corso dei recenti interrogatori, uno dei ragazzi coinvolti si sarebbe smarcato, dicendo che quella notte dormiva. E per dimostrarlo al pm avrebbe detto: "Io non ci sono in nessuna delle foto".

Nelle ultime ore, intanto, si sono fatti sentire i genitori della presunta vittima. In una nota hanno espresso tutta la loro sofferenza e la loro rabbia: "Non è facile rimanere in silenzio davanti alle falsità che si continuano a scrivere e a dire sul conto di nostra figlia, aggiungendo dolore al dolore. Abbiamo  appreso che frammenti (frammenti!) di video intimi vengono condivisi tra amici, come se il corpo di nostra figlia fosse un trofeo: qualcosa che ci riporta a un passato barbaro che speravamo sepolto insieme alle clave".

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