Eternit, via al maxi processo
Oltre 4mila le parti civili
Si è aperto questa mattina a Torino il maxi processo Eternit, ovvero il processo contro uno dei due fratelli Schmidheiny (ex presidenti del consiglio di amministrazione dell'Eternit AG) ed il belga de Marchienne.I due uomini sono ritenuti responsabili delle numerose morti permesotelioma (una malattia dovuta all'inspirazone di polevri d'amianto)avvenute tra gli ex-dipendenti delle fabbriche Eternit a contatto conl'asbesto. Ancora una volta, l'amianto. Dalle prime ore del mattino, centinaia di persone si sono radunate davanti e dentro al palazzo di giustizia di Torino. Numerose le delegazioni già arrivate al Tribunale fra cui quella deiminatori francesi (uno striscione su tutti: "Un solo essere umano hapiù valore che tutto l'amianto e il profitto del mond"). Insieme a loroanche la delegazione della Association regionale de defence desvictimes de l'amiante della regione Nord-Pas de Calais, area in cuistoricamente è sempre stato molto attivo il lavoro in miniera. Presentianche alcune bandiere italiane con la scritta "Eternit: giustizia!"euna trentina di fotografie di altrettanti morti da amianto inSvizzera, tutti con il viso oscurato. Su ognuna il nome della vittima,l'età e la causa della morte. Ma ad impressionare, in questo maxiprocesso, sono i numeri: 2 mila le persone attese al Tribunale diTorino, quasi 3mila le vittime, oltre 4 mila parti civili e una richesta di risarcimento per oltre cinque miliardi di euro. Le accuse- Il miliardario svizzero Stephan Schmidhaeny e il barone belga Louis De Cartier De Marchiennesono accusati delle morti legate alla lavorazione dell'amianto nellequattro sedi italiane di Cavagnolo (Torino), Casale Monferrato(Alessandria), Rubiera (Reggio Emilia) e Bagnoli (Napoli). Rischianoentrambi fino a 13 anni per l'accusa di disastro ambientale doloso efino a 10 per quella dell'inosservanza volontaria delle norme sullasicurezza. Il processo- I tempi ipotizzati per la sentenza si stimano intorno ai 18 mesi. Oggi intanto si parte con la costituzione delle parti civili: circa 4.500,di cui 700 hanno già raggiunto un accordo - per un totale di quasi 20milioni di euro - con lo svizzero Schmidhaeny, ma non con il belga DeCartier De Marchienne, al quale quindi chiederanno conto in aula. Arappresentare le parti civili ci sarà un collegio legale internazionale:è la prima volta che accade in Europa in una causa per danniambientali. Lo scopo è quello di dimostrare, attraverso le informazionie i documenti a disposizione di ogni legale nel proprio paese, che lapolitica sulla sicurezza e sulla salute dell'Eternit apparteneva adun'unica regia. Forse il via ad un secondo processo- Ma le morti per amianto nonfiniscono, come non finiscono le persone che continuano ad ammalarsi dimesotelioma o di asbestosi. E così quello di oggi non sarà l'unicoprocesso contro la multinazionale Eternit. In questi stessi giorni,infatti, proseguono le indagini preliminari per un secondo processo,riguardante le vittime colpite o decedute dopo il febbraio 2008. Quelleaccertate sono già 427: 257 morti, 170 malati. Ma è molto probabile chel'udienza preliminare del cosiddetto "Eternit bis" non si svolga primache il dibattimento attuale sia a buon punto. La corte sarà presiedutadal giudice Giuseppe Casalbore e dai giudici a latere Fabrizia Pirontie Alessandro Santangelo. Le parti civili- Tra le parti civili anche vari enti pubblici(come le Regioni Piemonte, Emilia e Campania), comitati e onlus di ogniparte d'Italia e sindacati. Presente anche la Cgil, che ha organizzatoun presidio davanti al Palagiustizia e questa mattina si è svoltouncorteo in ricordo dei sette operai bruciati vivi, due anni fa, allaThyssenkrupp. Tra i testimoni ammessi dal tribunale c'è anche RomanoProdi.