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Principe Amedeo di Savoia, il retroscena: ostaggio di Adolf Hitler, la brutale vendetta nazista

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Il principe Amedeo di Savoia-Aosta era l’unico figlio di Irene di Grecia e di Aimone di Savoia: è venuto a mancare ad Arezzo all’età di 77 anni. Il Giornale nell’edizione odierna ne fa un lungo ritratto, contenente anche diversi aneddoti, come quello riguardante Adolf Hitler e il periodo della seconda guerra mondiale. Nato a Villa Cisterna (Firenze) il 27 settembre 1943, poco dopo un bombardamento alleato, Amedeo divenne subito una preda ambita.

 

 

“Mussolini non osava nulla - si legge su Il Giornale - nei confronti del nipote di Amedeo di Savoia-Aosta, III duca di Aosta, viceré di Etiopia, morto prigioniero degli inglesi: un mito per tutti gli italiani. Però il vendicativo Adolf Hitler, che non era riuscito a impadronirsi della famiglia reale, lo teneva sotto osservazione”. Al punto che il 26 luglio 1944 Heinrich Himmler ordinò “la sua traduzione con la madre, Irene di Grecia, da Firenze al castello di Hirschegg (Austrai), ove erano stipati politici, militari e aristocratici deportati da vari Paesi. I nazisti volevano farne un’alternativa al Re e al principe ereditario?”, è l’interrogativo posto da Il Giornale

 

 

Anni dopo il principe Amedeo fu patriota per scelta: “Allievo del Collegio Navale Morosini a Venezia e dell'Accademia Navale di Livorno - è il ritratto di Aldo Mola - ufficiale di complemento nella Marina Militare in missione nel Mediterraneo e nell'Atlantico, rappresentò ripetutamente l'esule Umberto II in cerimonie e manifestazioni che univano nostalgia e culto dell'Italia unita”. 

 

 

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