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Il popolo azzurro sul web

"Reagire, in piazza per Silvio"

Silvia Tironi
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di Tobia De Stefano - C'è chi vuole andarci “in silenzio”, con una sorta di lenta processione per le principali vie di tutte le città d'Italia. È il caso di Maria Elena. Chi invece la mette sull'orgoglio, per l'Italia e questa maggioranza, e allora urla a squarcia gola: “Scendiamo in piazza, perché non siamo il Paese delle banane. Mettiamo a tacere la stampa internazionale”. Firmato, Elena da Varese. C'è chi si dice disponibile a infrangere un tabù, a manifestare per la prima volta alla rispettabile età di 63 anni, come Novello Baldoni, perché non ce la fa proprio più, e chi, nonostante la scarsa attitudine per il genere si chiede impaziente: “a quando una manifestazione pubblica a favore di Berlusconi? Non ho mai partecipato a nessuna, ma stavolta ci vado, e in prima fila”. È il popolo azzurro, quello che si può leggere nella pagina delle lettere di “Libero”, certo. Ma anche quello della rete, quello che si promana attraverso il web, sui vari luoghi virtuali collegati al Popolo delle Libertà. Basta andare sul sito del partito ed entrare nello “Spazio azzurro”, la bacheca dedicata alle opinioni degli elettori e dei simpatizzanti del PdL, per rendersene conto.   Adesso basta - dicono in tanti - anche per noi è arrivato il momento di urlare nelle piazze che siamo tutti con Berlusconi.  Nel mirino ci sono i nemici (alcuni storici, altri meno) del Cavaliere. Dall'opposizione: “Piazzale Loreto è un modello per la Sinistra - scrive BRITTLES -, naturalmente oggi non si possono più appendere i nemici, ma lo stile anche se meno crudo è sempre lo stesso”. Quindi i magistrati: “Caro ministro Alfano - supplica Franca - deve fare una legge per gli errori dei giudici, quando sbagliano devono pagare ...”. Poi Napolitano: “Il presidente parla di violenza come se l'uso politico della giustizia non lo fosse: ma lui da che parte sta?”, by Vittorio, e ovviamente Fini. Il fedifrago Fini: “Perché - sottolinea Fiorella - perseguita Berlusconi cadendo in contraddizione e negazione dei principi testamentari di Almirante? Si vergogni e vada a casa”.  Infine “i Santoro, i Travaglio, le Gabanelli, le Dandini, i Floris, i Lerner”, ma pure “i Di Pietro, i Casini, i De Benedetti e i pentiti”. Un milione di buoni motivi per andare in piazza e dire: “basta con le ipocrisie. Smascheriamoli!” Ma quando? La prima occasione c'è già questa domenica. Il Cavaliere sarà a Milano in piazza del Duomo per la campagna di tesseramento del partito. Quello che è stato già ribattezzato come il “predellino due”. Una riedizione in grande spolvero del Cavaliere che sale sul predellino di un'auto e annuncia: «Oggi nasce il popolo delle libertà» con Forza Italia che di punto in bianco si scioglie e confluisce  nel PdL.   Magari domani non sarà così, ma il popolo che ama Silvio potrà fare le prove generali per una grande manifestazione di piazza contro tutti “i parrucconi” che vogliono “il male” del loro leader.

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