Difende troppo il crocifisso
Allarme terrorismo nel Nordest
La difesa del Nordest neiconfronti del crocifisso non piace affatto ai terroristi islamici. I quali,riferisce il Gazzettino, avrebbero come loro prossimo obiettivo proprio ilNatale, simbolo della cristianità, della cultura e delle tradizionidell'Occidente e festività dove l'esposizione del crocifisso e dei simboli delcristianesimo è massima. Il ministero dell'Interno Roberto Maroni, con una nota riservata, ha cosìchiesto alle Prefetture di vigilare e di organizzare minuziosi controlli sulterritorio, soprattutto nelle province ritenute a rischio per la presenza diobiettivi sensibili. «È solo routine», è stato detto. Ma gli avvertimenti sonostati messi nero su bianco. E nel mirino ci sarebbero quelle zone del Paesedove più forte è stata la polemica a difesa appunto del crocifisso. Nordest inprimis.Proprio quella nota del Ministero dell'Interno, che si basa su indiscrezioniraccolte dai Servizi attraverso fonti confidenziali, scrive ancora Roberto Ortolansul quotidiano trevigian,è stata esaminata nel vertice provinciale per l'ordine e lasicurezza che è stato convocato ieri dal prefetto di Treviso VittorioCapocelli. Il motivo? Anche Treviso potrebbe essere uno dei bersaglidell'eversione e del terrorismo di matrice islamica. Un problema con il qualesi era dovuto fare i conti con i nordafricani cacciati dall'Italia perchéintercettati mentre organizzavano attentati nel Trevigiano e nel Pordenonese. Ma questa volta alle forze di Polizia del Paese è stato suggerito diintensificare l'attività di prevenzione e vigilanza proprio in vista delNatale. Proprio la provincia di Treviso, da mesi, è al centro di iniziative indifesa del crocifisso, delle tradizioni e dei simboli del cristianesimo. Eccoperché cellule dell'integralismo islamico potrebbero scegliere proprio ilperiodo di Natale per colpire l'Occidente.E tra gli obiettivi, secondo l'intelligence italiana, ci potrebbero essereanche il Veneto e il Friuli. Durante il vertice svoltosi a Treviso è stato cosìdeciso di potenziare l'attività di prevenzione. Toccherà ai questori studiareun piano per scongiurare azioni terroristiche e problemi di ordine pubblico.Piano che dovrebbe prevedere, si è appreso, un rafforzamento dei pattugliamentidel territorio. In verità, è filtrato dal vertice, più che di rischi concretidi terrorismo si tratterebbe di timori. Ma da non sottovalutare.