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Coronavirus, bollettino 10 giugno: stabili contagi e morti, oltre 40 milioni di vaccini somministrati. Stato di emergenza verso la fine?

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua a essere sotto controllo, nonostante un leggero aumento di casi e decessi. Il bollettino di oggi, giovedì 10 giugno, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 2.079 contagiati, 7.616 guariti e 88 morti su 205.335 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato all’1 per cento, lo stesso di ieri. Le buone notizie arrivano come sempre dal sistema sanitario nazionale, sul quale la pressione sta diminuendo sempre di più.

 

 

Oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è -229 (4.153 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -35 (626) a fronte di 30 nuovi ingressi. Gli attualmente positivi sono scesi a 169.309, invece i decessi sono arrivati a quota 126.855: proprio a causa del Covid l’Istat ha calcolato che nel 2020 c’è stato il più grosso incremento di morti dai tempi del secondo dopoguerra. L’Italia, però, confida di aver imboccato la strada che porta all’uscita da questo tunnel: lo stato di emergenza terminerà il 31 luglio e Mario Draghi sta pensando di non prolungarlo ulteriormente. 

 

 

Anche perché nel frattempo la campagna di vaccinazione sta procedendo a passo spedito: oggi è stato tagliato il traguardo delle 40 milioni di dosi somministrate, in totale sono 40.114.088. Inoltre l’Aifa ha allungato il periodo in cui si ritiene che gli anticorpi di chi si è ammalato proteggano proteggano ancora dalla malattia: di conseguenza dovrebbe bastare una sola dose entro sei mesi dalla guarigione. 

 

 

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