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Mugello, scatta l'inchiesta sul ritrovamento del piccolo Nicola: dai sandali al sangue sulla porta, i punti oscuri

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Scomparso, e poi ritrovato, in meno di 30 ore. Ma ci sono ancora punti oscuri nella vicenda di Nicola Tanturli, il bimbo di 21 mesi che, nella notte tra lunedì 21e martedì 22 giugno, si è allontanato dalla sua abitazione, in provincia di Firenze. La Procura di Firenze ha infatti aperto un fascicolo di indagine. Il fascicolo è ancora senza indagati e, al momento, non sarebbe stato definito il reato per cui si procede. 

 

 

"Stiamo facendo i primi accertamenti sulla dinamica dell'accaduto e riferiremo alla magistratura", ha detto il maggiore Michele Arturo, comandante della compagnia del Mugello. "La valutazione sul comportamento dei genitori al temine delle indagini sarò riferita in Procura". Le indagini vogliono accertare il comportamento tenuto da Leonardo Tanturli e dalla moglie Pina nella vicenda della scomparsa del loro figlio. Non è escluso che, al termine degli accertamenti, si possa configurare l'ipotesi il reato di abbandono di minore.

 

 

Si cerca di chiarire il mistero dei sandali che il piccolo Nicola calzava quando è stato estratto dalla scarpata in cui, verosimilmente, sarebbe scivolato. "Possibile che li abbia messi da solo al risveglio? Oppure è stato messo a letto con le scarpine ai piedi?", scrive e si chiede il Giornale. Nicola è stato ritrovato a circa 2,5 km dalla sua abitazione. Una distanza notevole per un bimbo di soli 21 mesi. I cani molecolari, sguinzagliati per le ricerche nell'Alto Mugello, non hanno fiutato alcuna traccia del piccolo lungo la strada che conduce dritta alla scarpata. Inoltre Pina e Leonardo Tanturli, i genitori del bimbo, hanno dato l'allarme della scomparsa 9 ore dopo aver appurato che il bimbo non fosse in casa con loro. Inoltre c'è la presenza del sangue: i carabinieri hanno trovato tracce ematiche in corrispondenza della porta di casa. 

 

 

 

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