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Varese, botte a 13enne

perché è serbo

Albina Perri
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E' stato massacrato di botte a tredici anni, di fronte alla sua cuginetta di 17 terrorizzata. La loro colpa? Essere stranieri. E' successo a due cuginetti di origine serba aggraditi, sabato scorso, nei pressi del Palazzetto dello sport di Cassano Magnago (Varese) da cinque minorenni italiani al grido di “Serbi di merda, tornate nel vostro Paese". Secondo gli investigatori del commissariato di Gallarate, il 13enne residente a Busto Arsizio e la cugina diciasettenne residente a Cassano Magnago sono stati avvicinati, inseguiti e raggiunti dal gruppo di giovanissimi bulli che dopo averli pesantemente insultati con insulti razzisti, hanno spintonato il ragazzino facendolo cadere per terra e qui lo hanno preso ripetutamente a calci. Portato in ospedale a Gallarate da alcuni parenti, la 17enne è stata dimessa con un giorno di prognosi per lo choc subito, mentre il tredicenne è stato ricoverato nel reparto di pediatria con una prognosi di un mese per la frattura scomposta della tibia e del perone destri, oltre a diverse escoriazioni al capo. Ora la polizia, grazie alle testimonianze dei due giovani che conoscevano di vista alcuni degli aggressori, ha denunciato per lesioni e ingiurie aggravate dai motivi di discriminazione razziale presso il Tribunale dei minorenni di Milano cinque ragazzini di Cassano Magnago, uno dei quali non imputabile perché di età inferiore ai 14 anni.  

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