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Variante Delta, "Sicilia in zona arancione": regole azzerate, cosa sta succedendo davvero sull'isola. Il dramma nascosto

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La Sicilia è il perfetto esempio che non avremmo voluto vedere di cosa significa avere un’alta percentuale di persone non vaccinate e che non rispettano le regole. La Regione non è esente da colpe perché le testimonianze dirette dicono che sull’isola ognuno fa i suoi porci comodi, in barba a qualsiasi regola o senso di responsabilità: di conseguenza la zona gialla scattata lunedì, la prima in Italia, potrebbe essere soltanto l’inizio di un periodo ancor più drammatico.

Come riporta La Stampa, non è cambiato nulla con l’ingresso della Sicilia in gialla: niente controlli in giro, orde di persone che non indossano la mascherina, ristoranti super affollati e senza il rispetto delle massimo quattro persone per tavolo, anche all’aperto. Tutto è lasciato alla responsabilità personale, che sull’isola al momento è molto bassa. D’altronde parliamo della Regione più arretrata dal punto di vista del vaccino: inutile prendersela con i vacanzieri se più di un siciliano su tre (il 36,3 per cento) non ha ancora ricevuto la prima dose e poco più della metà (il 55,2) ha completato il ciclo vaccinale.

Secondo La Stampa in questo modo già si avvicina lo spettro della zona arancione, che significherebbe la “morte sociale”, dato che reintrodurrebbe misure da lockdown. La metà di siciliani vaccinati sta iniziando a perdere la pazienza ed a farsi sentire: “Obbligo vaccinale e basta”, è la richiesta in vista della ripresa a pieno ritmo della vita lavorativa e soprattutto dell’attività scolastica. Con questi presupposti, l’autunno siciliano rischia di essere drammatico.

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