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Papa Francesco, "non ci sarò". Misterioso passo indietro, diserta Glasgow: cosa sta succedendo?

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Una scelta misteriosa, quella di Papa Francesco, che ha deciso di non essere presente al vertice mondiale sul clima che inizierà tra qualche giorno in Scozia, a Glasgow. Un vertice a cui era atteso.  Il Pontefice, si apprende, ha affidato alla Bbc un messaggio per incoraggiare passi in avanti su un accordo difficilissimo e tutto in salita. Alla vigilia della Cop26, infatti, l'intesa sembra impossibile, si pensi soltanto alle molteplici defezioni annunciate dai leader, in primis la Cina, che ha fatto sapere che diserterà i lavori, proprio come Vladimir Putin, che però si collegherà in remoto. 

E così, in questo contesto, non ci sarà neppure Papa Francesco. Nel suo appello, il Santo Padre ripercorre il memorandum firmato dai leader religiosi la scorsa settimana a Roma: "I decisori politici che prenderanno parte alla COP26 di Glasgow sono chiamati con urgenza ad offrire efficaci risposte alla crisi ecologica in cui viviamo e, in questo modo, concreta speranza alle generazioni future", scrive Bergoglio. Dunque, ricorda le parole di uno degli scienziati: "La mia nipotina, appena nata, entro 50 anni dovrà abitare in un mondo inabitabile, se le cose sono così. Non ce lo possiamo permettere".

Dunque, nel messaggio affidato alla Bbc, Papa Francesco riprende la struttura portante della Laudato Si, la prima enciclica sociale green, e insiste sulel fragilità e sull'insostenibilità dei sistemi economici e sulle "modalità di organizzazione delle nostre società". 

Scrive il Pontefice: "Ci siamo scoperti deboli e pieni di paure, immersi in una serie di crisi: sanitarie, ambientali, alimentari, economiche, sociali, umanitarie, etiche. Crisi trasversali, fortemente interconnesse e foriere di una tempesta perfetta, capace di spezzare i legami che avviluppano la nostra società all’interno del dono prezioso del Creato". Per uscire da una crisi che è sia ecologica sia sociale, spiega il Pontefice, dobbiamo dimostrare rapidità di esecuzione, ripensando il futuro della nostra casa comune e del nostro progetto comune". Appello che, però, rischia di cadere nel vuoto.

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