Regalo al boss Graviano
Il giudice attenua il 41 bis
Ammorbidito il 41 bis al boss Giuseppe Graviano: d'ora in poi non sarà più in isolamento diurno. La richiesta, avanzata dal suo legale a settembre, è stata accolta dalla Corte di Assise d'Appello di Palermo solo in questi giorni. Questo significa che d'ora in poi Graviano potrà mangiare con gli altri detenuti, trascorrere con loro l'ora d'aria e socializzare. La richiesta è legittima, dicono gli avvocati, in quanto il boss stragista era stato condannato a 3 anni di isolamento diurno e la Corte ha deciso che i tre anni sono passati. L'11 dicembre scorso, quando è stato sentito durante il processo a carico di Marcello Dell'Utri, Giuseppe Graviano, condannato a due ergastoli per le stragi del 1992 e per il processo relativo all'operazione "Tempesta", non ha confermato i suoi rapporti con Marcello Dell'Utri e Silvio Berlusconi. In una lunga lettera aveva addotto proprio motivi di salute legati al 41 bis e lamentandosi in particolare proprio dell'isolamento diurno: che non sia un caso, ma un ammorbidimento della sua posizione perché anziché tacere decida di parlare contro Berlusconi? Giuseppe Graviano è stato tirato in ballo dal pentito Gaspare Spatuzza. Con la sua testimonianza si è cercato di mettere in relazione la mafia: "Giuseppe Graviano mi disse che la persona grazie alla quale avevamo ottenuto tutto era Berlusconi e c'era di mezzo un nostro compaesano, Dell'Utri... mi disse anche che ci eravamo messi il Paese nelle mani". Questa la testimonianza che Giuseppe Graviano non ha confermato. Granata: lo Stato accerti- "Bisogna accertare immediatamente la legittimità delle procedure di revoca del 41 bis al boss mafioso Giuseppe Graviano, anche per dare una risposta trasparente da parte dello Stato alla sacrosanta indignazione dei parenti delle vittime delle stragi". E' quanto chiede Fabio Granata, vice presidente della commissione antimafia al ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Di Pietro: inquietante- Lo legge al contrario, questo regalo di Natale, Antonio Di Pietro: e cioè non come un invito al boss a cambiare la sua posizione, ma una ricompensa per non aver parlato. «Se il buongiorno si vede dal mattino mala tempora currunt. Il nuovo anno non inizia bene. La revocadell'isolamento diurno al mafioso Graviano è un segnaleinquietante che non aiuta certo la credibilità della giustizia.Tra l'altro ciò avviene pochi giorni dopo il silenzio omertosodel boss e, al di là delle intenzioni, rischia di apparire comeuna ricompensa». Dimentica, Di Pietro, che la decisione di revocare in parte in 41bis al boss non è del governo, ma dei giudici.