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Saldi, tutti in fila a Milano

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Anche da chi non li fa

Albina Perri
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Saldi al via questa mattina a Milanocon le consuete file di amanti dello shopping davanti ai negozialla ricerca di qualche pezzo d'occasione con uno sconto dicirca il 40%. Come sempre fila davanti a Gucci in via Montenapoleone, filada Prada in Galleria Vittorio Emanuele ma l'assiepamentomaggiore era davanti al più 'modesto' negozio di Abercrombie &Fitch che vende abbigliamento casual con contorno di modellicome commessi e musica a tutto volume. Intorno alle 10.30 eranoalcune centinaia le persone che aspettavano pazientemente dientrare nonostante A&F non faccia saldi. Fila alle casse anche alla Rinascente di piazza Duomo dove siè formato qualche ingorgo anche per prendere le scale mobili. Qualche segno della crisi, però, nonostante le vetrinesgargianti e i negozi pieni, resta, e sono gli avvisi di localivuoti da affittare, non solo in periferia ma anche nellacentralissima via Montenapoleone dove erano chiuse lesaracinesche anche di alcuni negozi non interessati dai saldi:gioiellerie come Bulgari e la pasticceria Cova che riapriràdopo l'Epifania. Il 69,3% dei consumatori approfitteràdei saldi; il 58,9% dà molta importanza al periodo dei saldi esoprattutto le donne sono propense ad attenderli per acquistareun articolo al quale «stavano pensando da tempo». Il 59,4% sisente molto tutelato «come consumatore» facendo un acquisto insaldo: la percentuale è cresciuta in 2 anni del 20,7%. Questi idati più significativi del sondaggio Confcommercio-Format. Il 67,4% ha dichiarato di attendere saldi per acquistare«qualsiasi tipo di prodotto», mentre scende la quota di chiattende gli sconti solo per acquistare prodotti griffati ocomunque di marca, dal 49% al 32,6%. L'abbigliamento fa semprela parte del leone registrando il 97,1% di preferenze, seguonole calzature con il 76,5%, la biancheria intima 39,4%, gliaccessori come i guanti, le cinte, le scarpe, i cappelli, con il34,3%. Il 68,4% degli intervistati spenderà tra i 100 e i 300euro per un capo con lo sconto, in particolare le donne, igiovani tra i 18 e i 24 anni e coloro che hanno più di 64 anni;gli uomini invece spenderanno di più, fino a 400 euro,soprattutto quelli del Nord Est e del Centro Italia. La qualità dei prodotti venduti a saldo è buona per il91,6% e l'82,4% è soddisfatto della varietà di merce propostadai negozi; e se per l'83,5% dei consumatori la qualità vieneprima di tutto, c'è un 16,5% che invece attribuisce importanzamaggiore al prezzo.

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