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Zona rossa e lockdown, "il piano è pronto": fiammata-Covid, la prima regione che può capitolare

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Nonostante l’aumento dei contagi e dei ricoveri vada avanti ormai in maniera costante da tre settimane, ancora nessuna regione italiana si trova in zona gialla. Eppure c’è già chi si sta preparando a questa eventualità, come la Calabria. Il neo presidente Roberto Occhiuto e il delegato per l’emergenza Covid Fortunato Varone hanno redatto un documento in cui si prevede come e quando far scattare la zona arancione o addirittura quella rossa in un determinato Comune o Provincia.

Un atto dovuto, quello operato dal governatore calabrese, che prende le mosse dall’avviso pubblicato ieri - martedì 16 novembre - dalla Protezione civile secondo cui l’eventualità della zona rossa va tenuta in conto. E di conseguenza bisogna farsi trovare preparati a qualsiasi scenario. D’altronde la Calabria non spicca di certo per adesione alla campagna vaccinale: anzi, ha la percentuale di cinquantenni non vaccinati più alta di Italia, non a caso simile a quelle di Friuli Venezia Giulia e Bolzano, dove c’è odore di zona gialla.

In pratica il 16,61% degli over 50 calabresi non si è né ammalato di Covid né ha fatto il vaccino: si tratta di 47.800 persone che rappresentano un pericolo, innanzitutto per loro stesse e poi per tutta la comunità. A queste vanno aggiunte circa altre 100mila persone scettiche, tanto che il governatore Occhiuto è uno di quelli che vorrebbe adottare restrizioni solo per i non vaccinati: “Se si dovessero rendere necessarie nuove restrizioni, e il vero gradone è rappresentato a mio avviso dalla cosiddetta zona arancione, queste dovrebbero coinvolgere esclusivamente coloro che non si sono vaccinati”.

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