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Green pass, altra stretta: spunta la lista nera, ecco quali certificati vengono revocati

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Con la variante Omicron che incombe, il governo italiano pensa a ulteriori strette per contenere al massimo il rischio-contagio da coronavirus. E una novità riguarderà il Green pass, in ogni sua forma: base e super. Il punto è il seguente: cosa accade se ho il certificato verde con doppia dose e mi infetto? Già, perché ormai è assodato che nonostante il vaccino è possibile infettarsi, anche se il siero riduce a minimi termini il rischio ospedalizzazione e, dunque, il rischio di gravi conseguenze.

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, "a breve sarà attivo un meccanismo di revoca temporanea della Certificazione verde Covid-19 in caso di positività di vaccinati". Insomma, una App che aggiornerà una sorta di lista nera che conterrà tutti i green pass revocati poiché appartenenti a un positivo. Quando controllati, appariranno come "non validi". Una novità, quest'ultima, che si rende necessaria ora che i contagi si stanno rialzando e che, soprattutto, va a colmare quello che di fatto era un buco nella legislazione relativa al certificato.

Inoltre, novità per chi è stato vaccinato con i sieri Sinovac e Sputnik, non riconosciuti dall'Ema: devono anticipare la terza dose a cinque mesi? Stando alle regole, le persone vaccinate con questi sieri possono ricevere una dose di richiamo “booster” con vaccino a m-Rna (Comirnaty o Spikevax), a partire da 28 giorni e fino a un massimo di 6 mesi (180 gg) dal completamento del ciclo primario. Il completamento del ciclo vaccinale che viene definito "integrato" viene poi riconosciuto come equivalente.

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