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Obbligo vaccinale in Italia, il parametro che lo farà scattare: la proiezione, ecco la data

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L’ultimo atto di Angela Merkel da cancelliera della Germania sarà quello di rendere obbligatorio il vaccino. I tedeschi non vedono altra soluzione, dato che hanno un tasso di immunizzati di almeno 10 punti percentuale più basso rispetto a quello dell’Italia e contano una situazione di contagi e decessi giornalieri a dir poco allarmante. La svolta della Germania, annunciata per il prossimo febbraio, avrà ovviamente un effetto domino su tutta l’Unione europea e in particolare sui Paesi più travolti dalla quarta ondata.

 

 

Mario Draghi in realtà era stato tra i primi già mesi fa a parlare di obbligo vaccinale, ma il premier lo considera “l’arma finale”: “Ne scorge i problemi di natura tecnica e politica - scrive Repubblica - la decisione dell’obbligo dovrebbe passare, inevitabilmente, da una legge approvata dal Parlamento”. Quindi intanto si spera di riuscire a tenere a bada l’epidemia con le misure attualmente messe in campo, spingendo sempre di più sulle terze dosi, sul vaccino ai bambini e anche sull’opera di convincimento di quel 13% di popolazione no-vax.

 

 

Se nemmeno così l’Italia dovesse riuscire a evitare il sovraccarico del sistema sanitario, allora l’obbligo potrebbe diventare necessario. Secondo Repubblica, tutto ruoterebbe attorno al mondo del lavoro: d’altronde già è stato introdotto l’obbligo per i medici e gli operatori sanitari, con la legge che ha “resistito” in tutte le sedi, a partire da quelle giuridiche. E quindi l’obbligo potrebbe essere esteso a tutti i lavoratori: in questo modo i no-vax rimarrebbero a casa e rischierebbero anche il licenziamento.

 

 

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