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Vincenzo De Luca, il regno del terrore-Covid: chiusi in casa per le feste, lo schiaffo ai vaccinati

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Vincenzo De Luca ha deciso: niente feste in piazza per Capodanno e nuove limitazioni in vista del Natale. Proprio così, il governatore della Regione Campania straccia i benefici che Mario Draghi ha voluto assicurare a chi si è vaccinato e promette nuove strette. "Fra oggi e domani - ha detto - la Regione Campania emetterà delle ordinanze che firmerò per evitare assembramenti alla vigilia di Natale, come abbiamo già fatto lo scorso anno". Le ordinanze vieteranno la vendita di alcolici nella serata, gli assembramenti e le feste in piazza nella notte di San Silvestro. "Non possiamo immaginare di avere assembramenti di decine di migliaia di persone senza mascherine - ha proseguito - e un po' su di giri come è inevitabile che sia".

 

 

Il timore dell'esponente del Partito democratico è che "per la follia di una settimana, rischiamo di essere chiusi tutti per mesi". Con lui, a suo dire, sarebbero d'accordo anche i sindaci: "Contrapposizioni? Perché pensate sempre a fare ammuina e polemiche? Semplicemente c'è un andamento del contagio che è talmente preoccupante da motivare ordinanze di prudenza e di contenimento dei contagi, tutto qui".

 

 

Per questo De Luca non poteva che sostenere la proroga dello stato d'emergenza attualmente sul tavolo del governo. Stando alle prime indiscrezioni il premier avrebbe optato per un'accelerazione, chiedendo al Consiglio dei ministri di far slittare al 31 marzo la fine dello stato di emergenza. La decisione sarà ufficializzata nel pomeriggio di martedì 14 dicembre, quando - sono le parole di Roberto Speranza, ministro della Salute - "ci saranno ulteriori scelte sull'emergenza che stiamo vivendo". Insomma, i numeri poco incoraggianti, non escludono nuove prese di posizione da parte dell'esecutivo. A maggior ragione nei giorni di festa, in cui le rimpatriate sono scontate. 

 

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