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Biella, il questore suicida nel suo ufficio con un colpo di pistola: ritrovato un biglietto, cosa c'è dietro

 Gianni Triolo

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Tragedia in Questura a Biella. Gianni Triolo, questa mattina 18 dicembre si è tolto la vita in ufficio. Sulla notizia al momento c'è il massimo riserbo. Aveva assunto l'incarico di questore nel febbraio 2020. Triolo, 60 anni, si è suicidato nella sala riunioni. A trovarlo morto nella sede della Questura in via Sant'Eusebio sono stati i colleghi. Avrebbe lasciato un biglietto ma, al momento, non sono noti i motivi del gesto.

 

 

Originario di Pescara, Triolo era entrato in polizia nel 1987 dopo la laurea in Giurisprudenza. In servizio fino al 1991 al Reparto Mobile di Torino, è stato dirigente dell'Ufficio Personale e quindi come capo di Gabinetto della Questura di La Spezia. Ha diretto la Divisione Anticrimine della Questura di Massa Carrara, per poi tornare a La Spezia con lo stesso ruolo e diventare vicario del questore, incarico ricoperto anche a Pisa. Promosso dirigente superiore, per alcuni mesi ha operato presso l'Ufficio Centrale Ispettivo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza in qualità di ispettore generale. Era questore di Biella dal febbraio 2020.

 

 

 

​ "Una persona splendida, non ho parole", ha commentato il sindaco di Biella, Claudio Corradino. "Sono particolarmente colpito dall'accaduto, era seduto accanto a me ieri al Comitato per l'Ordine e la sicurezza pubblica, non mi capacito - aggiunge il primo cittadino - dal suo arrivo nella società biellese si era fatto benvolere da tutti, era una persona con cui si collaborava benissimo".

 

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