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Ciro Lotito, morto schiacciato dalle porte dell'ascensore: una fine atroce, l'errore che può costarti la vita

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Una tragedia avvenuta il giorno della vigilia di Natale: un 38enne è morto schiacciato dall'ascensore del palazzo in cui abitava. Ciro Lotito, questo il suo nome, risiedeva a Giugliano in provincia di Napoli. Qui, secondo una prima ricostruzione, l'uomo sarebbe rimasto bloccato nella cabina dell'ascensore. Nel tentativo di liberarsi, Ciro avrebbe forzato l'apertura delle porte rimettendo in funzione il motore. A quel punto il 38enne sarebbe rimasto schiacciato tra il vano ascensore e il pavimento.

 

 

A nulla sono serviti i tentativi di soccorrerlo: il 38enne ha perso la vita alcune ore dopo esser stato trasportato all'ospedale San Giuliano di Giugliano. Non è la prima volta che avviene un dramma simile. Giorni fa, nella casa di cura Eremo ad Arco, in provincia di Trento, anche un giovane è morto dopo essere stato schiacciato dal contrappeso dell'ascensore. Il 30enne, titolare d'impresa, avrebbe perso la vita mentre era occupato nella manutenzione dell'ascensore dello stabile.

 

 

L'uomo, un cittadino romeno residente a Roma ma domiciliato con la famiglia a Bolzano, aveva preso in subappalto il lavoro da un'altra azienda che si occupa di ascensori. Sul caso sono state avviate le indagini da parte dell'Uopsal, l'Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, che ora indaga insieme alla polizia di Riva del Garda.

 

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