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Covid e vaccino, "rischi enormi": il fenomeno di cui nessuno parla, cosa sa l'immunologo Cossarizza

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Il tasso di positività è in netto aumento - nell’ultimo bollettino è stato rilevato quasi al 12% - e il Covid circola ancora con insistenza, eppure nelle ultime settimane sembra essere sparito dalle preoccupazioni degli italiani, che si cullano sull’alto tasso di vaccinati e guariti. Ci sono però diversi dati che non vengono considerati e che possono farci ripiombare nell’emergenza a medio-lungo termine.

 

 

Le prime dosi giornaliere sono costantemente sotto le 5mila, mentre la copertura vaccinale tra i bambini 5-11 anni è ferma al 37,2%. In più Novava è stato accolto con freddezza, dato che soltanto 7mila dosi sono state somministrate con l’ultimo vaccino arrivato. In molti non stanno neanche facendo la terza dose, credendo che sia tutto finito grazie al calo dei contagi e la fine dello stato di emergenza ormai imminente. “È rischioso non fare la terza dose adesso perché abbiamo non solo Omicron ma anche la sua variante BA.2”, ha evidenziato l’immunologo Andrea Cossarizza in un’intervista rilasciata a Repubblica.

 

 

“La pandemia non è affatto finita - ha aggiunto - e il virus circola ancora, può colpire quando meno te lo aspetti. La terza dose protegge molto bene dalla malattia grave, e fa aumentare sia gli anticorpi circolanti, che possono calare nel tempo per motivi fisiologici, sia la quantità di cellule di memoria, che rimangono stabili nei tessuti ma che sono difficilmente misurabili”.

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