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Green Pass, Roberto Speranza piega Mario Draghi? "Se i contagi aumentano...", filtrano voci inquietanti

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Se la situazione epidemiologica dovesse continuare a peggiorare dal punto di vista dei contagi, il governo presieduto da Mario Draghi sarebbe pronto a rivedere e a correggere in corsa il calendario che dovrà portare alla fine dell’obbligo di Green Pass e mascherine. A battere la via della prudenza sono soprattutto il ministro Roberto Speranza e i vertici del Comitato tecnico scientifico, che hanno strappato al presidente del Consiglio la promessa di prestare attenzione a come evolve l’epidemia.

 

 

C’è comunque un certo ottimismo anche dalle parti del ministero della Salute e delle componenti scientifiche, dato che l’Italia ha un alto tasso di vaccinati e guariti e quindi ha una “barriera” che protegge in larga parte dallo sviluppo della malattia. Infatti il rialzo dei contagi, del tasso di positività e dell’indice Rt non è stato accompagnato da una crescita dei ricoveri, che anzi continuano progressivamente a scendere: attualmente la pressione sugli ospedali è bassa e non desta preoccupazione, anche perché sta arrivando la bella stagione.

 

 

Sebbene a Palazzo Chigi si tiene presente che potrebbe essere necessaria una maggiore prudenza rispetto alla road map iniziale, a seconda di quale sarà l’andamento dei contagi, allo stesso tempo si potrebbe accelerare su un obbligo molto contestato da chi ne è colpito: quello del Green Pass “rafforzato” per i lavoratori over 50. D’altronde Draghi intende rispettare la parola data lo scorso 23 febbraio, ovviamente nei limiti del possibile: “Il nostro obiettivo è riaprire tutto al più presto”.

 

 

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