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Green pass, l'ultima follia: "Dove sarà obbligatorio con mascherina", la 'dittatura' di Roberto Speranza

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Green pass base e mascherina allo stadio e green pass base e Ffp2 sui mezzi pubblici. Sono le due novità proposte ieri dalle Regioni che dovrebbero rientrare nel nuovo decreto del governo sulle misure anti-Covid in vista della fine dello stato di emergenza il 31 marzo. Del resto la curva dei contagi sta risalendo e stanno salendo anche i ricoveri. I punti chiave delle proposte dei governatori, appunto, riporta La Repubblica, riguardano le mascherine e il Green Pass. In sostanza, si chiede che i dispositivi di protezione vengano tenute al chiuso e in caso di assembramenti anche all'aperto.

 

 

Con la decadenza dello stato di emergenza le mascherine chirurgiche non saranno più classificate come Dpi, quindi nei luoghi di lavoro perché vengano usate va prevista una deroga. Rispetto al Green pass, si parla di una "rimodulazione graduale", così come piace al ministro alla Salute Roberto Speranza, che è da sempre molto cauto. Il certificato verde potrà non essere più necessario per le attività all'aperto, come bar e ristoranti. 

 

 

La linea dell'esecutivo resta quella di eliminare praticamente del tutto il super Green pass, che ad esempio non sarà necessario per lavorare neanche per gli over 50 (che hanno comunque l'obbligo di vaccinarsi), ai quali basterà il pass base per svolgere quasi tutte le altre attività al chiuso (come andare al ristorante). C'è poi la questione degli alberghi. Il ministero al Turismo intende permettere agli ospiti di entrare senza alcun certificato, "per non restare indietro rispetto ai Paesi concorrenti", ha detto il ministro Massimo Garavaglia. 

 

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