Cerca
Cerca
+

Green Pass addio? "Perché è tutta una farsa": l'inquietante teoria del complotto (e le voci sulla "struttura")

 Green Pass

Filippo Facci
  • a
  • a
  • a

Il problema sociale e virologico denominato «No vax», nella sua sottospecie «No Green pass», è ufficialmente candidato a entrare nella «Classification of diseases and related health problems» dell'Oms: non è vero, ma è il nostro modo per dire che sono pazzi, o malati, o almeno lo è parte di essi da un punto di vista psichiatrico: la cartella clinica la stanno fornendo direttamente loro «via social», per quel che vale. Avrete già saputo, infatti, che il Green pass rimarrà per certi luoghi al chiuso sino al 30 aprile, ma dal 1° maggio ciao, addio, non ci saranno più obblighi. Per cinema, teatri e feste al chiuso non ci sarà più alcuna restrizione. Non ci sarà più neanche per entrare in palestre, piscine al chiuso, per praticare sport di squadra e di contatto e per entrare in spogliatoi, sale gioco, bingo e casinò. Non l'ha deciso vostro cugino, ma un decreto del Consiglio dei ministri che dice un sacco di cose, compresa questa. Logica vorrebbe che i più lieti della scomparsa del Green pass siano i «No Green pass», e c'è da credere - o vogliano credere - che per la maggioranza sia così: il problema è che un'altra parte di essi ora dicono semplicemente «non è vero». C'è un decreto che fa sparire il Green pass dal 1° maggio: non è vero. Ma è un decreto, l'hanno già approvato, è cosa fatta: non è vero. Guarda che è così, vai a leggere sulla gazzetta ufficiale: basta Green pass per cinema e teatri e feste e palestre e piscine e sport di squadra e di contatto e spogliatoi e bingo e casinò e festini e festoni e orge sado-maso: «Non è vero». E di fronte al «non è vero» preconcetto la mano passa (o torna) alla medicina, c'è poco da fare.

 

 

SU TWITTER
Oggi scegliamo twitter, il social dove dicono che ci sia un'utenza mediamente più acculturata. Toglieranno il Green pass dal 1° maggio? «Veramente il green pass rimane. Semplicemente non lo controllano, per ora» scrive Roberto. Già questa non è molto chiara. Sì, fisicamente rimane, ma non serve più: non è che vengono a casa tua a dargli fuoco, ma lo puoi buttare nella spazzatura, se vuoi. Ma c'è Andrea che insiste: «Finisce lo Stato di emergenza ma il green pass rimane, questa gradualità insidiosa e subdola deve farci allarmare. Si è sdoganato un metodo: quello dell'arbitraria restrizione dei diritti delle persone senza alcuna base giuridica né motivazione sanitaria». No, non avete capito: non rimane, lo tirano via. Non domattina, ma dal 1° maggio: che ha in sé la gradualità che non va, perché è subdola? Boh. Poi sull'assenza «di base giuridica e motivazione sanitaria» trasvoliamo, non proviamo neanche ad argomentare: arguiamo solo che Andrea non ha amici o parenti malati o morti. Buon per lui. Attenzione a Gabriella, che ci tiene ad associare il suo tweet a certo @BelpietroTweet, forse quel direttore di quotidiano oggi disperato perché una banale guerricciola nel Nordeuropa sta distraendo le masse dal core-business del suo giornale: gli squilibrati.

 

 

«Il #greenpass per ora è sospeso (no, lo sarà da maggio, nda) ma comunque rimane (fino al 1° maggio, nda) perché l'Agenda non ne prevede la cancellazione (no, l'agenda no, un decreto del governo sì) in quanto è la base per agganciare il sistema di credito sociale. E per ora solo una concessione da parte del #governo ad un po' di libertà!». Cos'è il sistema di credito sociale? Un mutuo prima casa per cooperative? Lo ignoriamo, ma sarà colpa nostra. Proseguiamo con Maurizio (non Belpietro) che ribadisce: «Ma la struttura del Green pass rimane». Ridaje. Che cos'è la struttura del green pass? Abbiamo digitato su Google e il risultato è stato «Info alberghi - green pass in Hotel». Boh. Ma continua: «E i tamponi per over 50... Vogliono riprendere le chiusure questo autunno con le prime influenze». Sì: in effetti, chi ha un'età a rischio, se fosse malato, sarebbe meglio che lo sapesse. E anche i suoi parenti o amici. Su questo il complotto rimane, è vero. Sul fatto che il Green pass riprenderà in autunno, che dire, noi a differenza di Maurizio non abbiamo la palla di vetro. E neanche la chiaroveggenza di Lux Deluxe, nome e cognome chiaramente autentici: «Fingeranno di sospendere il #greenpass dal 1 maggio, ma la struttura emergenziale nel frattempo sarà diventata stabile e permanente, e potrà essere riattivata a piacimento in pochi giorni, in presenza di qualunque evento. Quel che a giugno 2021 era complottismo, oggi è realtà». Anche qui è tutto vero: sarà abolito il Green pass, ma non chiuderanno tutti gli ospedali o i reparti di rianimazione, e forse non licenzieranno neanche tutto il personale medico italiano. È sospetto.

PECCATO
Comunque quella dei chiromanti è una comunità, da quelle parti: Fabio Megnamix (sarà un disc-jockey) prevede che «il Green pass dopo che sarà abbandonato a maggio, a settembre o ottobre ritorna.... Fine pena mai». Un futuro da ergastolo: è solo una libertà provvisoria. E certa malfidenza non la puoi superare: «Non raccontate balle!!!», dice King Rag, il re dei ragionieri, «Il Gp rimane e pure l'obbligo». Il Gran Premio? Parla della Formula Uno? No: «Non dimentichiamo, siete quelli del Green pass». Per non dimenticare. Di chiamare lo psichiatra. Che poi ha ragione anche lui: sono quelli del Green pass. Solo che a maggio lo toglieranno.

Dai blog