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Sigonella, il jet a caccia del sottomarino di Putin spegne il contatto radar: manovre clamorose nel Mediterraneo

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Gli occhi della Nato sono ben aperti sulla situazione ai confini con l'Ucraina e nel Mediterraneo. Un drone Global Hawk, callsign Forte 10, si è infatti levato in volo da Sigonella in direzione dell'Ucraina, secondo quanto si osserva dalla rotta tracciata da Flightradar, che in questo momento lo indica nel cielo di Burgas, in Bulgaria.

 

 

Ma appunto, gli occhi della Nato si mostrano particolarmente attenti anche al Mediterraneo, dove da giorni si muove il sottomarino nucleare russo Akula, lungo 110 metri e armato con missili cruise privi di testata atomica: un ATR P-72A italiano è decollato questa mattina 21 marzo e, riferisce Italmilradar, una volta a sud di Malta ha spento il transponder. 

 

 

Che cosa vuol dire? Intanto si può sottolineare quanto sia delicata la missione che consiste nel cercare informazioni del sottomarino russo nel Mediterraneo. Proprio in questo senso si potrebbe anche spiegare la scelta dell'equipaggio di spegnere il segnale di comunicazione, per evitare l'occhio indiscreto dei russi sott'acqua e condurre così la ricognizione senza il timore di essere smascherati. 

 

 

A Sigonella, spiega il sito della Difesa, vi sono quattro velivoli del Programma P72A, l'ultimo dei quali era arrivato in Sicilia a febbraio dello scorso anno. Il primo dei quattro P72A era giunto sull'aeroporto siciliano il 25 novembre 2016, in sostituzione dell'omologo Pattugliatore Marittimo Antisommergibile BR-1150 Atlantic. 

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