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Charlotte Angie, per il killer si mette malissimo: le indiscrezioni dal carcere di Brescia

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Per Davide Fontana sarà disposta la massima sorveglianza in carcere. L'uomo, dopo aver confessato l'omicidio di Charlotte Angie, è stato portato nella casa circondariale di Brescia. Secondo l'avvocato Stefano Paloschi il 43enne "è molto provato, ha ammesso le sue responsabilità perché si voleva liberare di un peso". Fontana ha confessato dopo due mesi dalla morte della 26enne, all'anagrafe Carol Maltesi. L'omicidio sarebbe avvenuto a gennaio, al termine - è stata la sua versione - di un gioco erotico. Fontana avrebbe preso la ragazza a martellate per poi tagliarle la gola e dividere il suo corpo in 15 parti.

 

 

Successivamente alla violenza il 43enne ha nascosto il cadavere in un congelatore e poi l'ha chiuso in diversi sacchi della pattumiera e gettato in un crepaccio nelle montagne bresciane. In questi due mesi Davide ha proseguito la sua vita come nulla fosse. Per di più l'uomo si è finto Charlotte, messaggiando al posto suo. In una delle chat il 43enne diceva ad amici e parenti che lei era a Dubai per lavoro e che sarebbe tornata presto.

 

 

Per il gip Angela Corvi, però, le cose sarebbero andate in maniera diversa. Il movente dell'uccisione non sarebbe un gioco erotico, ma la rabbia di Fontana all'ipotesi che Charlotte si trasferisse lasciando la casa a Rescaldina. Il 43enne - fa sapere il giudice - "non poteva accettare di vivere senza la ragazza che tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022, gli aveva comunicato che intendeva lasciare Rescaldina e trasferirsi fra il Veronese, dove risiedeva il figlioletto, e Praga".

 

 

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