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Bollettino, allarme-ricoveri: "Chi sta entrando in terapia intensiva". Non solo no-vax

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua a essere sotto controllo. Il bollettino di oggi, lunedì 11 aprile, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 28.368 contagiati, 42.384 guariti e 115 morti a fronte di 192.782 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato al 14,7% (-0,4 rispetto a ieri). Non resta che attendere le due settimane successive alla Pasqua per capire se ci potrà essere una nuova ondata e di che tipo.

 

 

Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la pressione resta bassa nonostante un lieve aumento: oggi il saldo dei ricoverati per Covid in reparti ordinari è +218 (10.256 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è +1 (466) a fronte di 30 nuovi ingressi. A proposito dei ricoveri, sono tre le tipologie di pazienti che per la maggior parte occupano le rianimazioni a causa del Covid: non vaccinati, persone fragili con altre patologie e chi scopre di essere positivo solo una volta arrivato in ospedale per altri motivi.

 

 

È quanto emerge dalle dichiarazioni di Antonello Giarratano, presidente della Siaarti: “Lo scenario nelle terapie intensive è cambiato - ha spiegato all’Ansa - i no-vax arrivano anche con polmoniti molto gravi e hanno subito bisogno di supporto respiratorio, che arriva in alcuni casi all’ECMO o circolazione extra corporea. Poi abbiamo una seconda categoria, rappresentata da pazienti fragili vaccinati, come chi soffre di insufficienza cardiaca, respiratoria o renale, ma anche malati oncologici. Poi ci sono pazienti che arrivano in intensiva e si scoprono positivi solo nel momento in cui vengono ammessi”.

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