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Papa Francesco, il gesto nella Via Crucis che scandalizza il mondo: "Non poteva più sottrarsi..."

Roberto Formigoni
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Alzi la mano chi non è rimasto almeno un po' colpito (o spiazzato o scandalizzato...) dal gesto di Papa Francesco, che nella Via Crucis del Venerdì Santo, in piena mondovisione, ha fatto camminare assieme una famiglia ucraina e una famiglia russa, e proprio nella 13ª Stazione, quando Cristo viene deposto nelle braccia della Madre. Ma venerdì sera Cristo è stato "deposto" contemporaneamente nelle braccia di due madri, di due donne espressione di due popoli che in questo momento sono contrapposti da una guerra feroce e disumana. Ovviamente la cosa ha suscitato scandalo (ma il cristianesimo non è di per sè un avvenimento scandaloso? "Follia per gli ebrei e scandalo per i pagani", dice il Vangelo).

 

Né la cosa è piaciuta al presidente dell'Ucraina Zelensky e alle autorità religiose di Kiev, e sicuramente a tanti nostri fratelli ucraini. Come dargli torto? L'Ucraina è invasa e distrutta crudelmente ogni giorno dalle truppe di Putin, che quella madre russa in qualche modo rappresentava, ed è dura vedere che il corpo del tuo Dio si lascia prendere tra le braccia dal tuo nemico.

 

Eppure questa volta Zelensky ha torto. Il Papa è più volte intervenuto in difesa dell'Ucraina aggredita, si è dichiarato disposto ad andare a Kiev se questo servisse a ristabilire la pace. Non è equidistante, il Papa, sta dalla parte delle vittime. Né con questa scelta nella Via Crucis ha preso una posizione politica. Sa bene chi è l'aggressore, e in cuor suo sono convinto che comprende e perdona anche le proteste e la sofferenza di Zelensky e di quei cristiani ucraini che gridano a Cristo di non abbracciare l'assassino.

Eppure, quando ha saputo che le due donne, Irina e Albina, la russa e l'ucraina, sono amiche e si trovano entrambe a Roma, gli è venuta l'ispirazione. Un'ispirazione da Papa, e sapeva che tanti si sarebbero scandalizzati. Ma a quel punto non poteva sottrarsi, non poteva rinunciare a fare il Papa, non poteva evitare di dare l'ennesima testimonianza di quanto per molti sia spiazzante (o miracoloso?) il cristianesimo. La 13ª Stazione è quella della deposizione di Gesù, ho ricordato: Gesù e già morto e il suo corpo viene consegnato a sua madre. Con la morte di Gesù inizia la salvezza dell'umanità (almeno per chi crede). Albina e Irina vogliono abbracciare insieme il corpo di Gesù, perché vorrebbero che i loro popoli lo prendessero tra le braccia: insieme. Il loro gesto non cambierà le sorti della guerra, ma chissà che non susciti una speranza impossibile nel cuore e nella mente di chi quella guerra la soffre e forse può fare qualcosa perchè finisca. 

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