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Alessandra Ghisleri, nel report lo schiaffo a Zelensky degli italiani: una dura sentenza sull'Ucraina

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C'è la guerra in Europa. Credevamo di non dover più assistere a un conflitto, ma la storia ci ha smentito. Un fatto per molti drammaticamente nuovo, almeno in Italia. E così, Alessandra Ghisleri, la regina dei sondaggi di Euromedia Research, indaga sul pensiero dei nostri connazionali al tempo del conflitto in Ucraina scatenato dalla Russia di Vladimir Putin. Il tutto in un sondaggio pubblicato sulla Stampa oggi, domenica primo maggio, in cui al campione vengono sottoposte molteplici e interessanti domande. 

 

E così si scopre che per il 40,4% del campione, la principale preoccupazione è che il conflitto si allarghi ad altri Paesi, coinvolgendo anche l'Italia. Uno scenario da incubo, ritenuto però realistico dagli italiani. Soprattutto dagli elettori dei partiti di centrosinistra e da quelli di Fratelli d'Italia. Il 30,8% degli intervistati teme addirittura che si inneschi una terza guerra mondiale. Forse un pizzico a sorpresa, "solo" il 25,5% indica come preoccupazione maggiore le "conseguenze economiche che stanno già investendo me e la mia famiglia".

 

Dunque, le sanzioni: per il 41%, ossia la maggioranza relativa al quesito, "sono utili ma non decisive". Per il 20,5%, però, "non servono a niente. Solo il 14,6% ritiene le sanzioni fondamentali. Ma il timore degli italiani emerge in modo lampante dalla domanda sulla Nato: siete favorevoli all'ingresso in tempi rapidi dell'Ucraina? E la risposta è un clamoroso schiaffo a Volodymyr Zelensky: il 48,4% dice di no, contro la risposta favorevole del 31,3% (il resto non sa o si astiene). I più contrari gli elettori di FdI al 63,2%, ma anche nel Pd i "no" toccano il 40,2 per cento (comunque, è tra gli elettori Pd e di Forza Italia che si registra il maggior numero di favori all'ingresso immediato di Kiev nella Nato, rispettivamente col 45,2 e il 44,5 per cento). Cifre, però, che la dicono lunghissima sui timori che serpeggiano nel nostro paese.

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