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Centro sociale occupato sistemato con 11 milioni del Pnrr: lo scandalo a Roma

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Francesco Storace
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La l -e -g -a -l -i -t -à. I s -o -l -d -i. Quanti slogan col colore delle banconote. Ma per fortuna l'Europa non lo ha capito e a Roma si possono tranquillamente acciuffare undici milioni di euro del mitico Pnrr per mettere a posto case occupate illegalmente. Non solo: le associazioni che fanno capo ai centri sociali che occuparono una ventina di anni fa la struttura di via del Porto Fluviale, al quartiere Ostiense, si beccheranno anche un bel po' di locali al piano terra. A Roma è così, si prendono soldi stanziati a causa della pandemia dalla Ue per far ripartire l'economia, e li si offrono all'estremismo rosso, che così rifocilla i compagni occupanti, anche se magari non sono proprio delle nostre parti. Recita una delle schede progettuali: "L'edificio, dichiarato bene di interesse storico-artistico dal Mibact e di proprietà dell'Aeronautica Militare, è oggetto dal 2003 di un'occupazione abitativa di 56 nuclei familiari provenienti da 13 differenti nazioni, che hanno sviluppato interessanti forme di convivenza interculturale". Sembra l'Onu... Se la stessa cosa accade a Casapound, arrivano con gli sfollagente per cacciare loro e le famiglie italianissime che lì hanno trovato una casa. Sempre una ventina di anni orsono.

 

 


CASAPOUND
Lo stabile lo vediamo assieme a Luca Marsella, che proprio di CasaPound è portavoce. Non ci avviciniamo troppo, che non deve essere prudente. Ma già si capisce che trasformazione sarà. «In sostanza verrà riqualificata un'ex caserma occupata dai centri sociali da 20 anni con case e negozi assegnati e regalati ai "compagni" occupanti. Sicuri che il problema di Roma è CasaPound?», dice Marsella, che poi rilancia su twitter questa storia che pare un po' strana. Oltre duemila metri quadrati dell'aeronautica militare sono occupati dal 2003 e nel 2009 sono stati dichiarati inagibili: ma l'andirivieni è costante. Provateci voi, con casa vostra. C'è almeno un'opera a farlo notare, commissionata a Blu: è un enorme murales di uno dei maggiori "writer" del mondo. Ma la prodezza di cui si parla non è quella artistica, bensì quella politica e amministrativa, portata a compimento dall'amministrazione Raggi, manco a dirlo. E nei ministeri di competenza se ne sono invaghiti senza capirci molto, per la verità.

 

 


Perché a tante opere possono servire quei quattrini, ma tutto ci si aspettava tranne che fossero destinati a finanziare luoghi dell'illegalità. E invece grosso modo una settimana fa sono state rese note le finalizzazioni dei soldi europei. Tra queste, il centro di via del Porto Fluviale appunto. «A Roma ci sono 13.000 persone in attesa di una casa popolare - spiega il portavoce di CasaPound- che verranno ancora una volta prese in giro con un progetto già finanziato mascherato come un piano di edilizia residenziale pubblica che in realtà non è altro che un regalo milionario a centri sociali ed estrema sinistra della Capitale. Che dopo quasi vent' anni di occupazione saranno titolari non solo degli appartamenti ma anche di vere e proprie attività commerciali su strada a titolo gratuito spacciate per associazioni culturali».

 

 


IL COMUNE
Scrive il sito del Campidoglio, perché neppure Gualtieri si è lasciato scappare l'opportunità di un regalino alle buone compagnie: «L'intervento denominato "Porto Fluviale Rec House" riguarda un'area di circa 3,2 ettari e prevede il recupero in forma partecipata della caserma dismessa e vincolata dal Ministero della Cultura come bene di interesse storico-artistico. L'edificio sarà restaurato nel rispetto dei più elevati standard di efficienza energetica e, in parte, trasformato in alloggi da destinare all'edilizia residenziale pubblica. Su strada saranno previsti spazi di formazione informatici per la didattica a distanza, uno sportello antiviolenza e sale per le associazioni di quartiere». Neanche una parolina, nel vocabolario del Comune di Roma, sull'occupazione illegale che perdura da due decenni. Curiosità: lo stabile occupato di via del Porto Fluviale risultava tra quelli da sgomberare. Ad aprile l'elenco era stato stilato dal prefetto di Roma. Undici milioni di euro del Pnrr sanano tutto? 

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