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Jesolo, "troppe violenze": scatta il coprifuoco in spiaggia

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Massimo Sanvito
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Chi se le scorda le serate tra amici sulla sabbia con una birretta in mano? I falò di Ferragosto, tutti in cerchio a raccontarsene di ogni e a vivere il profumo dell'estate? Il bagliore della luna e il rumore delle onde ad accompagnare le coppiette che si appartavano per strapparsi un bacio lontano dalla compagnia? I tempi corrono, le generazioni cambiano e anche le abitudini sono costrette a farlo. Purtroppo.

 

A Jesolo, cuore della movida del nord-est, la spiaggia sarà off limits. Vietato accedere. Altolà. Pena un'ammenda di 200 euro a testa per chi metterà piede oltre il limite invalicabile deciso dal Comune: tutti i sabati, da stasera al 28 agosto, dalle dieci di sera alle quattro del mattino. Gli accessi all'arenile saranno sbarrati e presidiati dagli uomini della sicurezza. Il pugno duro del sindaco, Christofer De Zotti, eletto appena due settimane, ha un obiettivo ben preciso: cercare di arginare le risse tra giovani (e minorenni) che a colpi di bottiglie e coltelli, nell'ultimo mese, hanno macchiato di sangue le strade di Jesolo. Per non parlare dello spaccio di droga e delle abbuffate alcoliche che diventano benzina sul fuoco delle aggressioni.

AGGRESSIONI CONTINUE
Giusto qualche esempio. Lo scorso venerdì notte un ragazzo di vent' anni, albanese, ha preso a calci e pugni alcuni turisti per derubarli. La settimana precedente, di fronte all'accesso al mare di via Bafile (luogo da dove partirà la chiusura fino a via Nievo), quattro tunisini hanno seminato il panico dentro una pizzeria: un gancio in faccia a un cameriere e una lama conficcata in un braccio a un collega. Motivo? Il ristorante non voleva farli entrare conciati in quel modo, a petto nudo e completamente fradici. E ancora: pochi giorni prima due bande rivali, italiani contro albanesi, si sono affrontati a coltellate in un appartamento del centro. Un regolamento di conti bello e buono interno al mercato della droga.

Ma la lista dei pestaggi, delle minacce e delle rapine perpetrate dalle baby gang è infinita a queste latitudini. Tanto che il neo primo cittadino, civico sostenuto da Fratelli d'Italia, non appena insediato ha posto il tema della sicurezza sul tavolo del prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto. E però alla chiusura di una spiaggia, per ordinanza comunale e per un periodo così prolungato, non si era però mai arrivati. Né a Jesolo e neppure altrove: al massimo si era arrivati al divieto di vendere alcolici, soprattutto nei giorni a cavallo di Ferragosto, quando l'effetto girone dantesco rischia di creare seri problemi.

Ma non è tutto dalla riviera veneta. Perché dalla mezzanotte di sabato fino alle sette della domenica successiva (da oggi all'11 settembre), dovranno chiudere chioschi e minimarket che vendono bevande alcoliche da asporto tra largo Augustus fino a via Alberti. Dal primo agosto al 22 tale divieto varrà tutti i giorni. A completare il tris di ordinanze, il rinnovo delle misure anti-alcol estive del fine settimana: dal venerdì alla domenica, dalle otto di sera alle sei del mattino, non si potranno bere alcolici di nessun tipo in spiaggia, nelle strade e fuori dai locali. Dal primo agosto il divieto varrà sette giorni su sette. E anche in questo caso niente sconti per chi sgarra: 200 euro di sanzione.

 

Confcommercio, però, non ci sta. «Alcuni interventi sono necessari, ma siamo perplessi sulla chiusura degli accessi al mare, per come questo provvedimento può essere visto e interpretato e che può portare a un danno d'immagine. E Jesolo non può subire, in termini di costi, disagi e danno d'immagine, per problemi che sono anche di carattere sociale e che vanno ricercati altrove», spiega Angelo Faloppa, presidente del distretto San Donà-Jesolo.

ESERCENTI PERPLESSI
Per quanto riguarda le ordinanze che limitano la vendita e il consumo per strade di birre e cocktail, va detto, le restrizioni di quest' anno sono meno dure rispetto alla scorsa estate. Ma a preoccupare gli esercenti è la chiusura della spiaggia. «Siamo perplessi. Nonostante si tratti di un breve tratto, corrispondente a tre accessi al mare, il timore è che il provvedimento possa essere interpretato come una chiusura della spiaggia (cosa che non è), con conseguente danno di immagine che inevitabilmente andremo a subire», sottolinea il delegato comunale della Confcommercio, Alberto Teso. La lunga estate rovente (non solo per le temperature) di Jesolo è appena cominciata.

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