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Gdf, valanga di controlli sul reddito di cittadinanza: truffe da rom e detenuti

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Il reddito di cittadinanza continua a essere un buco nero nelle tasche dello Stato. La Guardia di Finanza ha scoperto diverse truffe in tutta Italia. Nel complesso egli ultimi due mesi di giugno e luglio le Fiamme Gialle hanno individuato 235 soggetti che abusivamente percepivano il reddito di cittadinanza intascando oltre 2,6 milioni di euro. Si tratta di detenuti di Napoli o trafficanti di schiavi di Pistoia fino ai campi rom di Roma e i falsi residenti di Palermo. La Guardia di Finanza da diversi mesi è impegnata in una attività di controllo della spesa pubblica che ha portato a una raffica di controlli da Nord a Sud. In 17 mesi le Fiamme Gialle, come ricorda ilSole 24 Ore, hanno effettuato controlli selettivi, in collaborazione con l'Inps, che hanno portato all'emersione di illeciti per 288 milioni e alla denuncia di 29.000 persone.

 

 

 

Caso emblematico quello di Bologna dove la Gdf ha stanato 44 soggetti percettori abusivi del reddito di cittadinanza nei quattro campi Rom situati tra Bologna e San Lazzaro di Savena. Tra le irregolatà riscontrate c'è, ad esempio, l'omessa comunicazione dei redditi percepiti, la corretta composizione del nucleo familiare, le omesse indicazioni riferite allo svolgimento di attività lavorativa ed il possesso di auto, spesso di lusso, da parte dei componenti del nucleo familiare.

 

 

 

 

I 44 finti poveri in alcuni casi percepivano anche 1200 euro al mese. Per questo motivo, come è di attualità in questa campagna elettorale, il centrodestra chiede un rivisitazione del reddito voluto dai 5 Stelle. È giunta l'ora di mettere un freno alle truffe che svuotano le nostre tasche
 

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