Cerca
Logo
Cerca
+

Marco Cappato, la sentenza del Tribunale: ricorso respinto, si vota

  • a
  • a
  • a

Il Tribunale di Milano ha respinto il ricorso di Marco Cappato. L'ex eurodeputato e tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni aveva chiesto di validare le firme digitali raccolte a sostegno della sua candidatura alle prossime elezioni. La decisione del giudice Andrea Borrelli è stata definita da Cappato "insensata perché ci imputa di non avere provato l’esistenza delle firme, attribuendo a noi un dovere – la verifica delle firme – che è notoriamente in capo alla Corte d’Appello e non certo ai presentatori. Anche per questo presenteremo immediato reclamo". E attacca: "Nel silenzio assoluto da parte di governo, Parlamento e Presidente della Repubblica, il giudice di Milano si è trovato a dover decidere in condizioni di oggettivo ricatto prodotto dall’inerzia istituzionale. Anche per questo la nostra azione non finisce qui. È in preparazione un reclamo urgente e ricorsi a giurisdizioni internazionali". 

Dall'altra parte il tribunale ha motivato il verdetto, spiegando che "il giudice non è stato posto in condizione di verificare la sussistenza del predetto elemento di fatto [la verifica dell'effettiva presenza delle sottoscrizioni digitali raccolte assieme ai certificati] della fattispecie controversa (verifica che non può esimersi dal fare, attesa la contestazione di parte resistente), deve ritenersi l'insussistenza del presupposto della richiesta tutela cautelare, costituito all'apparenza del buon diritto (fumus boni juris)".

Il ricorso di Cappato, su cui nei giorni scorsi il governo si era costituito in giudizio tramite l’Avvocatura dello Stato chiedendo il rigetto della domanda, puntava a ottenere la riammissione con il riconoscimento della validità della firma digitale autenticata tramite Spid. In caso di richiesta accolta, le elezioni rischiavano di essere rimandate: con l'ingresso della lista di Cappato, le schede elettorali sarebbero state nuovamente stampate tutte inserendo il simbolo di "Referendum e Democrazia", tempi troppo stretti per farlo entro domenica prossima.

Dai blog