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Assago, l'accoltellatore-killer? Uno choc: soltanto dieci giorni fa...

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Andrea Tombolini è l’uomo di 46 anni che ha accoltellato cinque persone al Centro Commerciale Mirafiori di Assago, uccidendone una. Il Corriere della Sera ha pubblicato un suo ritratto per capire cosa possa averlo spinto a compiere un atto così sconvolgente: descritto come “una specie di hikikomori”, si tratta di un uomo cresciuto con i genitori e da sempre “ansioso” e “premuroso”.

 

 

Rimasto ai margini della società, non aveva mai manifestato atteggiamenti aggressivi o violenti nei confronti di altre persone. Eppure qualcosa deve essere scattato nella sua testa, quando nella serata di giovedì 27 ottobre ha iniziato a correre come una furia con un coltello in pugno e a colpire a caso le sue vittime. Prima di quanto accaduto al centro commerciale, si era verificato un solo episodio che poteva suonare come un campanello d’allarme: lo scorso 18 ottobre era stato portato al pronto soccorso dopo che aveva avuto una crisi che lo aveva indotto a prendersi a pugni in testa e in faccia.

 

 

Un episodio che però era passato in sordina, dato che in tutti questi anni l’uomo non aveva mai dato segnali di aggressività, soprattutto verso il mondo esterno. Adesso è ricoverato in una stanza del reparto di psichiatria del San Paolo: gli inquirenti hanno descritto le sue condizioni come incompatibili con il carcere, pur essendo in arresto per omicidio e tentato omicidio. I medici stanno cercando di fargli recuperare lucidità almeno per poter motivare quanto accaduto: quando le forze dell’ordine lo hanno fermato si trovava a terra, nei pressi delle casse di un supermercato, sporco di sangue e intento a urlare “ammazzatemi”.

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