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Vaccini, stop alle multe. Pietro tombale su Speranza e obbligo?

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A tappe forzate verso lo stop alle multe per i non vaccinati. Una mossa di "riconciliazione nazionale" dopo due anni e mezzo di Covid e che, sospettano dall'opposizione, potrebbe rappresentare anche una pietra tombale sull'era Speranza e alcune "tentazioni" passate, presenti e future. Il ministero dell'Economia e delle Finanze, terminata la sua istruttoria, ha inviato al Dipartimento per i rapporti con il parlamento una proposta emendativa ai fini della presentazione al disegno di legge di conversione del decreto-legge Aiuti ter in esame alla Camera. Dalle parole del neo-ministro della Sanità Orazio Schillaci, dunque, il governo di centrodestra passa ai fatti: la proposta sospende fino al 30 giugno 2023 le attività e i procedimenti di irrogazione della sanzione nei casi di inadempimento dell'obbligo vaccinale legato al Covid-19. Tireranno un sospiro di sollievo gli over 50enni che da un anno abbondante sono in guerra con lo Stato, ma la polemica politica sta già divampando. 

 

 



"C’è un aspetto preoccupante da non sottovalutare nella proposta del Mef di sospendere fino al 30 giugno l’irrogazione della sanzione nei casi di inadempimento dell’obbligo vaccinale. Si tratta appunto del criterio dell’obbligo, che una volta messo in discussione viene indebolito anche per le future vaccinazioni. Non sia mai di trovarci di fronte a una nuova ondata di Covid o, peggio, a un nuovo e più micidiale virus, le autorità pubbliche si ritroveranno con un’arma spuntata sapendo che l’obbligatorietà del vaccino può essere impugnata in qualsiasi momento", spiega in una nota l'esponente di Azione Daniela Ruffino.

 

 

 

 

"Ha sbagliato la presidente del Consiglio a revocare in dubbio le decisioni prese dalle autorità sanitarie. La politica che si immischia nella scienza e pretende di indirizzarla, non rende un buon servizio alla scienza ed espone a rischi gravissimi la popolazione - prosegue la Ruffino -. La scienza non è una religione, ha detto la presidente Meloni. No, io credo che la scienza sia qualcosa di più e di diverso. Se la religione si basa sui dogmi e chiunque può metterli in dubbio, la scienza si fonda sulle evidenze scientifiche e contestare un dato oggettivo significa manipolarlo per fini che nulla hanno a che vedere con la scienza. La religione è la scienza dell’al di là, la scienza è in qualche modo una laica religione dell’al di qua". 

 

 

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