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Piantedosi e il rave di Modena: "Perché siamo dovuti intervenire subito"

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Dopo lo sgombero del rave party di Modena, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi è intervenuto nuovamente per congratularsi con le forze dell'ordine intervenute tempestivamente e per spiegare la ratio dell'intervento del Viminale: "Esprimo grande soddisfazione per la sollecita e positiva soluzione della vicenda a Modena. Un grande lavoro di squadra per il quale ringrazio le Forze di polizia, il Capo della Polizia, il Prefetto di Modena, l'Autorità giudiziaria, i vigili del fuoco e le autorità locali".

"Si doveva intervenire e si doveva risolvere velocemente la vicenda - aggiunge il ministro, ex capo di gabinetto di Matteo Salvini nel governo Conte 1 -. Le manifestazioni e gli spettacoli devono essere organizzati rispettando le norme, in particolare quelle sulla sicurezza, a tutela degli stessi partecipanti. Basti pensare che a Modena per lo svolgimento del rave party è stato utilizzato un capannone a rischio crollo. Dunque, chi ha messo in piedi l’evento ha posto in gravissimo pericolo tutti i partecipanti oltre ad arrecare danni ai proprietari delle aree, alla circolazione e al tessuto economico e commerciale. Esiste inoltre una industria dell'intrattenimento fatta di tante imprese che non possono subire una illegittima concorrenza da parte chi opera in spregio a tutte le regole". Due passaggi cruciali che anche in questo caso la sinistra ha strumentalmente ignorato, preferendo sventolare la bandiera della anarchia confusa con la libertà.

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