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Generale Tricarico, il sospetto sull'Eurofighter: "Molto inusuale"

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"È inusuale la rapidità con la quale l'Eurofighter è precipitato": il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare, lo ha detto all’Ansa parlando del caccia caduto nei giorni scorsi a pochi chilometri dallo scalo militare di Trapani-Birgi. Nell’incidente è morto il pilota, il capitano Fabio Antonio Altruda. "Raramente c'è una sola causa in incidenti di questo tipo - ha continuato l'esperto -. Se ne viene a capo solo dopo che la Commissione tecnica formata da esperti dell’Aeronautica darà le prima risultanze. E non è detto che la scatola nera possa dare tutte le risposte".

 

 

 

Il caccia stava rientrando alla base dopo una missione addestrativa quando è avvenuto l'incidente. "In questi casi vengono investigati tutti gli aspetti - ha spiegato il generale Tricarico - le condizioni psicologiche del pilota, il suo addestramento, le condizioni dell’aereo, il relitto, che è spesso il 'testimone' più attendibile di quello che è accaduto, la testimonianza del pilota dell’altro caccia che è regolarmente atterrato, le eventuali comunicazioni radio".

 

 

 

"L’Eurofighter è un aeroplano maturo. Se avesse problemi tecnici, nei vent'anni di operatività sarebbero emersi", ha proseguito Tricarico. Che poi ha fatto riferimento al precedente di Terracina, nel 2017: "È emerso un errore umano. Potrebbero esserci anche delle concause: pilota affaticato, condizioni meteo, avaria, ecc. Ma è ancora presto per azzardare ipotesi". Infine ha sottolineato: "Di sicuro il pilota non lascia il suo velivolo a cuor leggero. Se c'è un’emergenza pensa ad evitare danni e a portare in salvo l’aereo se c'è anche una minima possibilità di farlo: l’incolumità personale è l’ultimo pensiero".

 

 

 

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